Pochi preamboli per l'ultima serata del Festival di Sanremo, che si è conclusa con la vittoria di Valerio Scanu: la gara entra immediatamente nel vivo con le performance di Scanu, Marco Mengoni, Noemi, Povia, Malika Ayane e Irene Grandi. Prima delle performance di queste ultime inoltre, sul palco dell'Ariston si accendono le luci per l'omaggio a Michael Jackson, già annunciato da tempo. Il coreografo Travis Payne ed i ballerini Nicholas Bass e Daniel Celebre, facenti parte del corpo di ballo ufficiale di Michael Jackson's This is It, l'ultimo show del Re del Pop che non è mai andato in scena, si sono esibiti con una coreografia dedicata al cantante scomparso in circostanze mai chiarite la scorsa estate.


Tocca a Cristicchi, che dopo qualche battuta su Carla Bruni - che dà vita ad alcune strofe del suo brano - si prende qualche secondo di tempo per ricordare Alda Merini, recentemente scomparsa, e poi ad Arisa, ancora una volta accompagnata dalle Sorelle Marinetti. A questo punto i giochi sono fatti: resta da decidere i tre brani finalisti, e poi il podio.
In attesa del primo verdetto, la Clerici si avvicina al pubblico, che stasera è affollato di colleghi ansiosi di complimentarsi con lei (e di promuovere i loro imminenti progetti): c'è Milly Carlucci, che sabato prossimo tornerà con Ballando con le Stelle, poi Bianca Guaccero, protagonista di Capri 3, Pino Insegno e altri ancora. Fioccano i doverosi ringraziamenti alla "squadra" di Sanremo, che ha lavorato a questa edizione di successo e che riempie il palco dell'Ariston.
Due parole sulla conduzione della Clerici, che si è rivelata vincente e adatta ad una manifestazione popolare come Sanremo. La Clerici non ha la battuta pronta come Bonolis, ma riesce a non prendersi eccessivamente sul serio pur lavorando in maniera professionale. L'unica pecca - ma questo vale per tutti coloro che hanno condotto Sanremo - è il modo in cui ha condotto le interviste alle star internazionali, puntando su domande a volte imbarazzanti, a volte troppo semplici.

Viene annunciato il primo risultato del televoto, e succede letteralmente il finimondo: in finale finiscono Marco Mengoni, Pupo ed Emanuele Filiberto di Savoia e Valerio Scanu, e l'esclusione di artisti come Malika Ayane, Noemi, Cristicchi e Irene Grandi, solleva una forte indignazione da parte del pubblico in sala e dall'Orchestra. I membri dell'Orchestra in particolare, esprimono con veemenza il loro dissenso gettando gli spartiti appallottolati sul palco, e pretendono di rendere pubblico il loro voto, così diverso da quello del pubblico da casa che la Clerici si ostina a considerare valido e assolutamente legittimo.
I dubbi però si fanno molto forti, perchè se il consenso per Mengoni può essere condivisibile, così come anche quello per Scanu, è palese che Italia amore mio è un brano che a nessuno piace, basta dare un'occhiata ai numerosi sondaggi apparsi online in questi giorni per rendersene conto.
A calmare le acque (momentaneamente, anche perchè il popolo della rete è già scandalizzato dai risultati del televoto) arriva Maurizio Costanzo, al quale viene dedicato un omaggio. A sua volta, Costanzo si prende qualche secondo per ricordare Mike Bongiorno. E' una serata di forti polemiche questa della finale, ma anche di omaggi: non solo all'icona del pop Michael Jackson, ma anche ad un'icona della nostra televisione, e soprattutto ad una grande poetessa come la Merini.
Si cerca di prendere tempo, in attesa dell'ultimo risultato del televoto, che finalmente arriva dopo un "ragù musicale" ordinato da una Clerici affamata al maestro, e una performance della banda dei Carabinieri. Il vincitore del Festival è Valerio Scanu, con la sua Per tutte le volte che. Peccato che stavolta l'ex-star di Amici non sembri per niente emozionato.