Andrea Muccioli, il figlio del fondatore Vincenzo, ha recentemente espresso il suo pensiero su SanPa, il documentario Netflix: "Lì c'erano ragazzi abbandonati dallo Stato. La serie di Netflix è pura e semplice fiction. Crea ombre intorno alla figura del protagonista, ci riesce bene ma falsifica storia e modello."
Andrea ha continuato per più di 18 anni il lavoro iniziato dal padre ed è uno dei protagonisti di SanPa, il documentario di Netflix che racconta le origini della celebre comunità di recupero: "Beh, non lo definirei proprio un documentario. È pura e semplice fiction. Cerca l'effetto "pulp" creando più ombre possibili intorno alla figura del protagonista. Ci riesce benissimo, ma ne falsifica la storia, il pensiero e il modello".
"Ho visto un ragazzo puntare un coltellaccio in pancia a mio babbo, avevo 16 anni. E sì, in quel periodo lui di schiaffoni ne ha dati non pochi. Sapevo anche dei ragazzi incatenati perché non fuggissero. Certo che la violenza c'era a San Patrignano, stiamo parlando di una guerra. Una guerra che però è stata vinta con la forza dell'amore." Ha continuato Andrea.
A proposito della veridicità della serie televisiva documentaristica il figlio del fondatore di San Patrignano ha dichiarato: "Racconta alcuni fatti. In questi giorni sono subissato di telefonate di ex ospiti e dei loro genitori che mi dicono che quella non è la realtà che hanno vissuto. Mio padre in 17 anni ha accolto 8 mila persone. La Procura di Rimini raccolse le testimonianze di 200 persone: sono il 2,5%. La storia di San Patrignano non può essere guardata solo da questa prospettiva."