Il prossimo venerdì 22 Febbraio a Monopoli il regista Sandro Baldoni presenterà il suo lungometraggio Italian Dream, la prima delle tre anteprime nazionali inserite all'interno di Sguardi di Cinema Italiano, la rassegna-cineforum dell'Associazione Sguardi, diretta dal prof. Michele Suma.
Un'anteprima nazionale per il sesto appuntamento di Sguardi è una nuova conferma per la rassegna che vuol fare della Puglia la vetrina del cinema nazionale d'autore, premiando con visibilità e pubblico pellicole che difficilmente avrebbero ottenuto uguali spazi.
Sandro Baldoni, regista e sceneggiatore, parteciperà con Italian Dream, un lungometraggio dalle tinte romanzate, che molto si avvicina alle pagine del russo Gogol.
Baldoni ha cominciato la sua carriera come assistente alla regia di Dino Risi, per poi dedicarsi temporaneamente alla scrittura satirica, collaborando prima con Panorama e poi con l'Espresso. Fu nel 1984 che tornò dietro la macchina da presa lavorando come regista pubblicitario e copywriter, soprattutto per la Pioneer International, con i cui spot ha guadagnato un Leone d'Oro al Festival pubblicitario di Cannes e un Clio Award all'Advertising Film Festival di Los Angeles. Il debutto cinematografico arriva nel 1994 con Strane Storie, scritto con Johnny Dell'Orto. La pellicola riceve numerosi riconoscimenti, come la menzione speciale all'Opera Prima al Festival di Venezia. Vince il Nastro d'Argento dei Critici cinematografici, arriva finalista ai David di Donatello, conquista il Premio del Pubblico al Festival di Annecy, Ciak D'oro per la migliore regia e la migliore Attrice a Silvia Cohen. Nel 1998 esce la sua opera seconda, Consigli per gli Acquisti, finalista come migliore regia, migliore soggetto, migliore fotografia ai Nastro D'argento. Nel 1999 mette in scena un suo testo teatrale, Troppo amore, al Festival dei Due Mondi di Spoleto. In quegli anni la sua vita sarà tristemente segnata dall'assassinio del fratello, il giornalista freelance Enzo Baldoni, ucciso in Iraq nel 2004 dalle Armate Islamiche, che in molti ritengono affiliate ad AlQaeda, in circostanze tuttora poco chiare.
La pellicola in rassegna è targata Venerdì srl, la casa di produzione di cui dal 2002 è co-fondatore. Per questa suo ultimo lungometraggio, Baldoni fa chiaro riferimento a Gogol, narratore dell'eterna e comica disperazione del mondo, per molti versi sempre attuale. I suoi personaggi affondavano nel grigiore burocratizzato e vuoto della realtà russa dell'epoca, mentre i protagonisti di Italian Dream galleggiano a stento nel colore gridato, ipercomunicato e vuoto della società di oggi. La pellicola, infatti, immerge in una realtà culturale definita - quella italiana - tutta apparenza, rumore ed "eccitazioni consumistiche", un mondo dove il senso dell'assurdo pervade la nostra esistenza. "Lo stile del film è quello della commedia che sfuma verso l'apologo di sapore gogoliano, personificato soprattutto in un Marescotti che viene travolto dalla realtà che lo circonda, nonostante sia certo di avere sempre perfettamente la situazione sotto controllo - ammette Baldoni - Ho sempre amato Gogol, che considero il narratore che meglio di altri ha saputo descrivere la disperazione tragicomica e surreale dello stare nel mondo".
"Ho dato al film una struttura narrativa semplice e lineare perché, nello scorrere delle immagini, fosse un sobbollimento insensato e senza troppi sussulti a portare i nostri personaggi dove non si sarebbero mai aspettati di trovarsi, e dove comunque non avrebbero mai voluto essere. Come un treno che percorre tranquillamente il primo tratto di viaggio e poi incomincia a deragliare lentamente, inesorabilmente, trascinando con sé tutto ciò che gli sta attorno" - conclude il regista. Quel che può sembrare solo un gioco diventa una valanga tragicomica che travolge i personaggi ed i loro sogni di narcisi: l'assurdo quotidiano che Baldoni segue e ricerca fin da Strane Storie e Consigli per gli acquisti, e ora con Italian Dream.
Per dare un volto ai suoi protagonisti, il regista ha scelto artisti con cui ha già lavorato nelle sue prime pellicole, come Silvia Cohen, Johnny Dell'Orto ed il romagnolo Ivano Marescotti, da sempre diviso fra letteratura, teatro e cinema.
La rassegna è giunta alla nona edizione ed ha ottenuto per l'alto valore artistico e culturale la Targa d'argento dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per concessione dell' On.le ministro Rutelli, accanto ai patrocini dell'AGIS, della FICE, dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, della Provincia di Bari, della Città di Monopoli, la collaborazione del locale Liceo Galilei ed il fondamentale sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Monopoli.