Neil Gaiman ha parlato dell'adattamento di The Sandman targato Netflix durante il panel dedicato al fumetto e alla serie che si è tenuto in occasione del DC FanDome, questa sera. L'autore ha aggiornato i fan sulla lavorazione del progetto e ha anticipato anche qualcosa sulle differenze tra fumetti e serie, in particolare per quanto riguarda l'ambientazione.
L'adattamento di The Sandman di Netflix sarà leggermente diverso rispetto alla graphic novel. Gaiman ha parlato sia della serie che dell'audiobook durante un panel insieme a Dirk Maggs, G. Willow Wilson e Michael Sheen. Come si era detto agli inizi di agosto, a causa dell'emergenza sanitaria, la produzione si è rallentata e sarà obbligatorio un recasting della serie che era stata annunciata l'anno scorso.
Questo non significa però che il progetto si sia fermato: "Ho ricevuto delle mail meravigliose con le scenografie delle ambientazioni che finora ho visto solo nei fumetti" - ha detto Gaiman - "Mi hanno chiesto un parere su questi rendering in 3d e sono sorprendenti."
Gaiman ha proseguito con un paragone tra la nuova serie Netflix e l'adattamento audio di The Sandman: "La cosa bella dell'audiobook è pensavamo: questa è la cosa più vicina ai primi tre volumi della graphic novel. E la storia inizierà nel 1988 e finirà nel 1991 o nel 1992. Sandman è una storia molto compressa, anche se è ambientata attraverso il tempo e lo spazio."
"Quello che faremo con la serie Netflix invece" - prosegue Neil Gaiman - "è che inizierà nel 1916, ma ciò che accade in Sandman 1, il punto che dà il via alla storia non sarà nel 1988 ma ai giorni nostri. E in che modo cambierà la storia e i personaggi, il loro genere di appartenenza e la loro natura? Ci sarà da divertirsi perché significa che resteremo sempre fedeli alla storia e ai personaggi, ma questo ci darà tantissima libertà. Come potrebbe essere Sandman oggi? Sarà decisamente liberatorio."