Salvatore Esposito, da Gomorra a Steven Spielberg: "Ci siamo incontrati nel suo ufficio"

Salvatore Esposito oltre a coronare il suo sogno di diventare attore e riuscito ad incontrare ad Hollywood uno dei suoi miti: il regista Steven Spielberg

Grazie al successo di Gomorra Salvatore Esposito è riuscito ad incontrare uno dei suoi miti: l'attore napoletano ha raccontato di essere stato ricevuto da Steven Spielberg che si è complimentato con lui per l'evoluzione del suo personaggio nella serie, il boss Gennaro Savastano.

Gomorra - La Serie ha debuttato su Sky nel maggio del 2014 e nello stesso anno la serie è stata venduta in 50 paesi. L'anno dopo sono i paesi in cui è stata distribuita la serie tratta dal libro di Roberto Saviano sono diventati 113. Il successo mondiale di Gomorra ha permesso ai protagonisti di essere conosciuti anche all'estero e a Salvatore Esposito di incontrare Steven Spielberg, come l'attore ha raccontato in un'intervista al Messaggero.

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Gomorra La Serie: Salvatore Esposito in un'immagine del finale della quarta stagione

"Mi ha dato appuntamento nel suo ufficio all'interno degli Universal Studios - ha spiegato l'attore al giornalista che gli chiedeva come era andata - nella reception c'è un enorme Oscar". Spielberg segue Gomorra ed ha voluto complimentarsi con Salvatore Esposito per il suo personaggio: "Mi ha detto di aver apprezzato l'evoluzione del personaggio di Genny. E mi ha assicurato che ho molte possibilità. Una bella soddisfazione, per un ragazzo di periferia come me riuscito a realizzare il suo sogno di fare l'attore".

Salvatore Esposito sarà nella quarta stagione di Fargo, la serie antologica ispirata all'omonimo film dei fratelli Coen vincitrice di tre Emmy. Negli USA, oltre a Spielberg, Esposito ha incontrato anche altri personaggi: "Quando ero a Los Angeles hanno voluto conoscermi maestri come Ron Howard, Ridley Scott, Todd Phillips, Lana Wachowski, tutti fan di Gomorra. Qui da noi c'è invece poca curiosità per chi ha un grande successo, ed è uno dei motivi per cui il nostro cinema stenta ad imporsi fuori dai confini".