Hannah Gutierrez-Reed, la responsabile delle armi sul set di Rust, è stata giudicata colpevole di omicidio colposo nel processo che ha cercato di fare chiarezza sulla morte di Halyna Hutchins.
L'imputata era stata accusata anche di aver inquinato le prove, tuttavia i giurati non l'hanno considerata colpevole di quel reato.
La decisione dei giurati
La giuria ha deliberato dopo poche ore e Hannah Gutierrez-Reed rimane in custodia in attesa che venga annunciata la condanna, che potrebbe arrivare anche a 18 mesi di carcere.
Il processo era iniziato il 22 febbraio e il procuratore Jason Lewis aveva sostenuto che la responsabile delle armi abbia compiuto il suo lavoro in modo negligente, non controllando in modo corretto per ben due volte le munizioni presenti nella pistola consegnata all'attore Alec Baldwin, non verificando quindi se ci fossero veri proiettili o cariche a salve.
I procuratori hanno sostenuto che Gutierrez-Reed non si sia comportata in modo professionale, e si fosse presentata al lavoro ubriaca e dopo aver fatto uso di marijuana, situazione che potrebbe aver avuto delle conseguenze sul suo lavoro.
Alcuni membri della troupe hanno descritto Hannah come non all'altezza del suo compito, mentre l'imputata ha ammesso che ha "controllato la maggior parte delle volte" i proiettili, oltre ad aver portato sul set delle cartucce a salve da un altro set cinematografico in cui aveva lavorato.
L'avvocato della difesa aveva invece sostenuto che la sua cliente era stata usata come capro espiatorio e che l'intera mentalità sul set di Rust era legata al fatto di lavorare in fretta, in modo da poter ottenere rapidamente i soldi.
Il legale ha inoltre dichiarato che Alec Baldwin era responsabile, essendo il produttore del film e la persona che ha premuto il grilletto dell'arma che ha poi ucciso Halyna Hutchins, direttore della fotografia di Rust. Hannah, inoltre, non avrebbe avuto il tempo necessario a per controllare correttamente le munizioni. Alcune prove sembrano sia state tuttavia scomparse dal set dopo alcune telefonate e uno scambio di messaggi tra Seth Kenney, che ha fornito le armi e le munizioni, e Sarah Zachry, responsabile degli oggetti di scena. Secondo le autorità, tuttavia, i due non avrebbero compiuto nessun reato.