Due commedie apriranno e chiuderanno la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si svolgerà dal 16 al 25 ottobre presso l'Auditorium Parco della Musica: si tratta rispettivamente di Soap opera di Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Ale e Franz e Diego Abatantuono e Andiamo a quel paese, scritto, diretto e interpretato da Salvatore Ficarra e Valentino Picone.
Soap Opera di Alessandro Genovesi sarà il film d'apertura della nona edizione del Festival. Il regista, sceneggiatore, attore, autore teatrale e radiofonico milanese porta sul grande schermo una commedia corale sulle storie, i sentimenti e gli equivoci che coinvolgono gli inquilini di un condominio nella notte di Capodanno. Andiamo a quel paese, il nuovo lavoro di Salvatore Ficarra e Valentino Picone, sarà invece il film di chiusura. Ficarra e Picone - ancora una volta autori della sceneggiatura, registi e interpreti principali - ambientano la loro nuova commedia in Sicilia raccontando le spassose vicende di due disoccupati che, tornati nel loro paese d'origine, immaginano un'originale soluzione per uscire dalla crisi.
"In questi due film italiani trova nuova vita l'anima della commedia e lo spirito del comico" spiega Marco Müller, direttore artistico del Festival. "Vale a dire: in Soap Opera, l'anima appassionata e tenera, la felicità sorgiva della commedia; e in Andiamo a quel paese, lo spirito generoso ma travolgentemente gaglioffo del cinema comico, la galleria multiforme di maschere e tipi irriducibili alle pretese di ragionevolezza della contemporaneità del cinema comico. Due film che parlano anche di una competenza profonda (industriale e artigianale), che può esprimersi tanto nella creazione di un universo di cinema-cinema a Cinecittà (Soap Opera), quanto nella reinvenzione cinematografica dei luoghi reali (Andiamo a quel paese che rivisita la Sicilia di Germi). Una famiglia di grandi attori in stato di grazia, in Soap Opera, e una tribù di straordinari caratteristi (anche non professionisti) che circondano un fenomenale duo comico, sono i complici necessari di questi due modi, appassionati e affascinanti, di ritrovare il respiro inesauribile della comicità italiana".