Steven Spielberg ha celebrato il venticinquesimo anniversario del film Schindler's List durante un evento organizzato dal Tribeca Film Festival.
Il regista ha regalato ai presenti molti ricordi e aneddoti, tra cui il ruolo avuto da Robin Williams, con cui aveva lavorato in Hook - Capitan Uncino, dietro le quinte: "Sapeva cosa stavo affrontando e una volta alla settimana mi chiamava in modo puntuale e realizzava 15 minuti di spettacolo comico al telefono. Ridevo in modo isterico perché avevo così tanto da cui liberarmi".
Spielberg ha aggiunto: "Agganciava il telefono nel momento in cui ti lasciavi andare alla risata più fragorosa. Non salutava mai, semplicemente agganciava il telefono sulla risata più grande".
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Il filmmaker, durante le riprese del lungometraggio, doveva inoltre occuparsi della post-produzione di Jurassic Park: "Ho accumulato un'incredibile quantità di risentimento e rabbia perché dovevo farlo, passando dal peso emotivo di Schindler's List ai dinosauri che inseguivano le jeep, e all'epoca potevo solo dire quanto fossi arrabbiato".
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Nel 1994 il lungometraggio ha conquistato sette Oscar, tuttavia Spielberg ha sottolineato: "Quella serata non è stata davvero un festeggiamento. La tematica e l'impatto che il film hanno avuto su tutti noi ci hanno privati di quell'aspetto. E' stato meraviglioso vincere, tuttavia mi ricordo di quanto fossi commosso quando il nostro produttore Branko Lustig ha mostrato al mondo che era stato ad Auschwitz e che aveva i numeri tatuati sul braccio".
Girare il lungometraggio ha causato molti traumi emotivi al regista e ai membri del cast, portando alcune attrici che avevano realizzato le sequenze in cui le donne entravano nella camera a gas ad un crollo nervoso: "C'erano traumi ovunque, non puoi fingere quelle reazioni".
Durante le riprese alcuni membri del cast, come Ben Kingsley e Ralph Fiennes, hanno inoltre assistito a degli episodi di antisemitismo, consolidando l'idea che raccontare quanto accaduto durante la seconda Guerra mondiale fosse importante e rilevante. Spielberg ha sottolineato: "Non ho mai provato dopo Schindler's List quel senso di orgoglio e soddisfazione e di aver realizzato qualcosa di reale e significativo. Non ho provato quelle sensazioni in nessun film dopo Schindler's List".