Robin Williams aveva dato voce, nel 1991, al divertente Genio del film disneyano Aladdin, realizzando molto materiale poi tagliato dal montaggio finale. Il quotidiano New York Post ha ora rivelato che nei documenti legati al patrimonio dell'attore è previsto che la Walt Disney Pictures non potrebbe utilizzare quelle registrazioni della star per almeno venticinque anni dalla sua morte. Il motivo di questa disposizione era poter evitare di far pagare ai suoi eredi delle ingenti somme di denaro essendo dei guadagni postumi.
Secondo quanto riporta il sito CinemaBlend, Williams potrebbe però aver deciso di inserire quella clausola anche a causa dell'esperienza non troppo positiva vissuta negli anni Novanta, quando aveva richiesto che il suo lavoro non fosse utilizzato per il merchandise o prodotti legati al film, come delle pubblicità di fast food. Quando questo accordo non è stato rispettato tra Robin e i produttori c'era stata della tensione, apparentemente poi superata in occasione del sequel realizzato per il mercato home video intitolato Aladdin e il re dei ladri.
La Disney non ha realizzato ulteriori sequel, tuttavia è al lavoro su Genie che racconterà il passato del personaggio.