Arriverà nelle sale italiane il prossimo 3 luglio, distribuito da GA&A, Rio 2096 - Una storia d'amore e furia, il film di Luiz Bolognesi che ha trionfato allo scorso Festival di Annecy, tra i più importanti appuntamenti internazionali dedicati all'animazione: un autentico kolossal, insieme visionario e romantico, una sorta di "biografia" fantastica di Rio de Janeiro che attraversa quattro momenti fondanti (passati e futuri) della storia brasiliana, dal colonialismo del '500 alla dittatura degli anni '70, dalla schiavitù del XIX secolo ad una futuristica Rio distrutta dal capitalismo e dalla guerra per l'acqua.
Protagonista del film è Abeguar, un indio prescelto dagli dei per compiere una missione che travalica i secoli, la vita e la morte: salvare il mondo dal male. Ad ogni morte apparente, il guerriero si trasforma, assumendo le sembianze di un uccello, e vola per anni. Il suo viaggio è guidato dal suo legame con Janaína, la donna che ama e amerà in ogni epoca e tempo. L'uomo, sempre uguale nell'animo, ma sempre differente nell'aspetto, è guidato e sostenuto dalla forza della donna che ama, combattiva e tenace, forse più di lui.
"Ho sempre amato la storia del Brasile" spiega Luiz Bolognesi, già co-sceneggiatore de La terra degli uomini rossi - Birdwatchers di Marco Bechis "ma non sono molti i film che riflettono sugli aspetti anche più avvincenti del nostro passato, come invece si fa in Francia o negli Stati Uniti. Voglio parlare del mio Paese in un modo che i giovani comprendano che la nostra storia è piena di amore e furia".