Tornano stasera 5 maggio su Rai 3 le inchieste di Report, in onda in prima serata, a partire dalle 20:55. Sigfrido Ranucci e il suo team ci guideranno attraverso due inchieste con immagini e documenti esclusivi sul finanziamento che l'Europa destina agli allevamenti intensivi e la ricerca della verità per la drammatica fine di Giulio Regeni.
I reportage investigativi del 28 aprile condotti dalla redazione del programma
Al centro dell'inchiesta Food for Profit si trovano i miliardi di euro stanziati dall'Unione Europea per sostenere gli allevamenti intensivi, spesso criticati per il trattamento degli animali, l'inquinamento ambientale e il potenziale aumento del rischio di future pandemie.
Il documentario di Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi, distribuito in maniera indipendente e presentato nelle sale a fine febbraio, è diventato un caso cinematografico. Dopo l'anteprima al Parlamento europeo e varie presentazioni nelle sedi istituzionali, tra cui il Parlamento italiano e i Consigli regionali.
Food for Profit ha suscitato un acceso dibattito politico sui sussidi europei destinati agli allevamenti intensivi e sulla relazione tra politici e l'industria della carne.
Per la prima volta, a Bruxelles, un lobbista ha documentato i suoi incontri con gli eurodeputati utilizzando una telecamera nascosta all'interno del Parlamento europeo. "Report" presenterà in esclusiva per la televisione italiana questo viaggio rivelatore attraverso l'Europa.
Successivamente, Daniele Autieri, in collaborazione con Federico Marconi, presenta Verità per Giulio Regeni. Le parole "Spia", "Morte", "Tortura" e "Speranza" trovate nella stanza di Giulio Regeni al Cairo rivelano la tragica fine del ricercatore. Questi appunti, raccolti durante le sue lezioni di arabo, prefigurano in modo drammatico gli eventi futuri.
Report mostrerà per la prima volta documenti inediti sulla vicenda, rivelando i retroscena del rapimento, delle torture e della morte del ricercatore italiano. Durante i dieci giorni tra il rapimento e il ritrovamento del corpo, l'Italia e le sue istituzioni avevano già ricevuto informazioni dettagliate sui fatti. Inoltre, personale della CIA e della sicurezza di Eni, il gigante energetico italiano, era operativo al Cairo.
L'inchiesta evidenzia anche le responsabilità del governo egiziano e dei vertici dei servizi di sicurezza. Per la prima volta verranno mostrati video delle telecamere a circuito chiuso della metropolitana del Cairo, vicino alla stazione di Dokki, dove, secondo la Procura di Roma, Regeni fu rapito.
Da quando il corpo di Giulio Regeni è stato trovato, le istituzioni italiane hanno cercato di mantenere i rapporti con l'Egitto, e oggi la questione Regeni non è più una priorità nelle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. L'Egitto è tornato a essere un partner importante per l'Italia.