Dopo aver criticato Sacha Baron Cohen, Rebel Wilson ha rivelato altri dettagli sulla sua esperienza sul set di Grimsby, di cui ha criticato i costumi. L'attrice ha sostenuto infatti che questi fossero stati realizzati apposta per mettere in evidenza la sua cellulite e deridere la sua figura.
In una recente intervista al Sunday Times, la Wilson ha dichiarato di essersi sentita "non rispettata sul set", ma di non aver parlato all'epoca per paura di essere etichettata come "piantagrane".
"Si è rivelata la peggiore esperienza professionale della mia carriera", ha aggiunto.
La Wilson interpretava Dawn Grobham, la fidanzata di Nobby, l'imbranato personaggio di Sacha Baron Cohen. Sui social media, la star di Pitch Perfect aveva alluso a un "enorme stronzo" con cui ha lavorato e che ha cercato di impedirle di pubblicare il suo prossimo memoir Rebel Rising, rivelando in seguito che si trattava proprio di Baron Cohen.
La Wilson ha raccontato poi di aver creduto che i suoi costumi di Grimsby - Attenti a quell'altro fossero stati scelti per "vedere tutta la cellulite sulle mie cosce e un top che mostrasse la parte più grassa del mio braccio... come se fossi qualcosa da deridere e degradare a causa del mio peso".
Ha aggiunto: "Una cosa è che qualcuno che è grasso sfrutti la sua taglia per fare commedia, un'altra è che qualcun altro ti umili".
Baron Cohen nega tutto
Baron Cohen ha negato le affermazioni della Wilson secondo cui avrebbe tentato di impedirle di pubblicare il suo libro di memorie, che include un capitolo che denuncia il suo comportamento.
Rebel Wilson e la sua perdita di peso: "Il mio segreto è stato soprattutto uno"
"Pur apprezzando l'importanza di parlare, queste affermazioni palesemente false sono direttamente contraddette da numerose e dettagliate prove, tra cui documenti contemporanei, filmati e testimonianze oculari di coloro che erano presenti prima, durante e dopo la produzione di Grimsby", ha dichiarato Baron Cohen in una dichiarazione rilasciata a Variety attraverso un portavoce.