Rebel Wilson ha criticato alcuni produttori del suo film The Deb, il suo esordio alla regia, sostenendo che abbiano impedito che debutti come titolo di chiusura dell'edizione 2024 del festival di Toronto.
L'attrice, con un post su Instagram, ha spiegato la sua situazione e il disappunto nei confronti della situazione, compiendo delle serie accuse.
Le accuse di Rebel Wilson
La star ha spiegato che il film è un musical originale australiano che considera adorabile e di cui è particolarmente orgogliosa. Rebel Wilson ha quindi aggiunto: "Ed è stato fantastico che sia stato scelto per la serata di chiusura del Toronto Film Festival, che è la miglior piattaforma per una donna alla sua prima regia. Voglio dire, è enorme, è davvero importante".
L'attrice ha aggiunto: "Avere la gioia legata al fatto che il film sia stato scelto è una cosa. Ma poi avere i partner negli affari che sono coinvolti in quel film che cambiano idea e dicono che no, il film non può debuttare, è incredibilmente devastante".
Rebel ha voluto spiegare che si tratta di una questione complicata le cui radici risalgono a ottobre quando avrebbe scoperto dei comportamenti negativi delle persone coinvolte. Senza indugi l'attrice ha quindi dichiarato che sta parlando di Amanda Ghost, Gregory Cameron e di Vince Holden e che ha denunciato le loro azioni quando ha scoperto i loro comportamenti inappropriati nei confronti della star del film e il fatto che stessero appropriando in modo indebito dei fondi destinati al budget.
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Le conseguenze della sua scelta
Nel video aggiunge quindi che ha dovuto subire delle conseguenze per aver denunciato quanto accaduto: "Ero lì sul set. Sto cercando di girare il mio film con il mio fantastico cast australiano e la troupe, persone incredibili che ringrazio per il loro incredibile lavoro. E, tuttavia, a ogni passo, queste persone di cui ci siamo lamentati hanno provato a rendermi la vita un inferno. Nel frattempo, tuttavia, ho comunque finito il film".
I produttori hanno quindi impedito il debutto del film a Toronto e potrebbero ostacolarne la distribuzione nelle sale: "Si tratta del lavoro di centinaia di persone che ci hanno messo cuore e anima. E questo comportamento è semplicemente ripugnante e disgustoso. Ora queste persone, Amanda Ghost in particolare, ha già avuto dei precedenti di questo tipo, principalmente con degli artisti in campo musicale, ma anche nel settore del cinema. Queste persone sono obbligate a firmare dei contratti che prevedono la riservatezza o, in caso contrario, vengono minacciate o bullizzate per evitare che parlino. E, come sapete, io non sono così. Non possono minacciarmi. Dirò la verità e avviserò le persone nei confronti di questi individui nel settore che non si stanno comportando in modo etico. Quindi quello è il mio dilemma. Se il film non sarà proiettato a Toronto è per colpa di questi co**oni".