Le accuse di molestie mosse dall'ex compagna di Woody Allen, Mia Farrow, e dalla figlia Dylan Farrow al regista hanno spinto molte star che avevano lavorato con lui a dissociarsi pubblicamente. Tra queste c'era anche l'attrice e regista britannica Rebecca Hall, che però oggi si dice pentita per essersi scusata di aver lavorato con lui.
Diretta da Woody Allen nel 2008 in Vicky Cristina Barcelona, sei anni fa Rebecca Hall è stata invitata a dire la sua sulla storia degli abusi di Harvey Weinstein dopo aver recitato per la seconda volta in un film del regista, la commedia romantica del 2019 Un giorno di pioggia a New York, al fianco di Timothée Chalamet, Selena Gomez e Jude Law. L'attrice ha specificato che i suoi commenti sono stati fatti in un momento particolare della sua vita, mentre si trovava "in un groviglio emotivo" ed era incinta. Così, come ha spiegato alla rivista Observer, sull'onda del #MeToo e del bisogno di credere nelle donne, "ho sentito di voler fare qualcosa di definitivo".
Oggi, però, non si riconosce più in quella posizione. "Non è da me fare una dichiarazione pubblica. Non sono quel tipo di persona" spiega.
Una dichiarazione di scuse troppo impulsiva
La decisione originaria di Rebecca Hall di dichiararsi "profondamente dispiaciuta" di aver lavorato con Woody Allen era seguita non solo allo scoppio dello scandalo Weinstein, ma anche a una chiamata pubblica fatta un mese prima dalla figlia di Allen, Dylan Farrow. La Farrow aveva esortato Hollywood a smettere di sostenere suo padre alla luce delle accuse di violenza sessuale che aveva mosso contro di lui, un'aggressione che ricordava fin dall'infanzia. La sua affermazione aveva spinto diversi personaggi a dissociarsi dal regista, tra cui Mira Sorvino e Greta Gerwig.
Nella dichiarazione rilasciata all'epoca in un post su Instagram, che oggi ritiene un errore "perché non penso che sia responsabilità dei suoi attori parlare di quella situazione", Hall prometteva che non avrebbe più lavorato con Allen. L'attrice donò, inoltre, il suo stipendio del nuovo film di Allen al Fondo di difesa legale Time's Up, istituito in risposta alle rivelazioni sui crimini di Weinstein. Oggi la sua posizione è diversa, come dichiara: "Non mi pento di aver lavorato con lui. Mi ha dato una grande opportunità lavorativa ed è stato gentile con me".
Rebcca Hall ha aggiunto di non aver più parlato con Woody Allen, "ma non penso che dovremmo essere noi a fare da giudice su questo". La sua politica ora, ha specificato, "è quella di essere un'artista. Non penso che questo mi renda apatica o non impegnata. Penso solo che sia il mio lavoro".