Un periodo particolarmente impegnativo, per Sylvester Stallone: l'attore italo-americano, nonostante i suoi sessant'anni, torna a vestire i panni dei due personaggi cinematografici che l'hanno reso popolare tra gli anni '70 ed '80: Rambo e Rocky.
Il sesto capitolo del franchise legato al pugile Rocky Balboa uscirà nelle sale americane il 20 dicembre, ma non finisce qui: Stallone tornerà anche nei panni di John Rambo nel film Rambo IV: In the Serpent's Eye.
Stallone sostiene che ha deciso di riportare il personaggio di Rambo sul grande schermo perchè nell'ultimo film della saga non è stato pienamente approfondito: "E' così primitivo e ferito, vive una vita monastica nella giungla. Credo sia un personaggio interessante. Non ho visto nulla di simile, ultimamente.". Il nuovo Rambo, secondo l'attore, racconterà la mentalità di un veterano della guerra del Vietnam, per confrontarla con quella dei soldati in Iraq: "Credo che i soldati di oggi siano molto diversi. Penso siano un po' più consapevoli di quel che fanno. Gli altri invece erano un po' più ingenui, e si gettavano a capofitto in situazioni folli".
Oltre ai sequel per Rambo e Rocky, Stallone sta anche lavorando ad una pellicola indipendente: "Una cosa che tutti dovrebbero fare, ogni volta che fanno un grosso film, è fare un film piccolo. E' qualcosa che ti tiene con i piedi per terra" sostiene l'attore e rivela che dopo aver finito di lavorare ai due film che lo vedono protagonista, gli piacerebbe lavorare a Poe, un film che gli piacerebbe dirigere. "Ne parlo spessissimo, e mi sembra di averlo fatto cinquanta volte. Il soggetto è difficile, ma il personaggio è fantastico. Così mi piacerebbe lavorare a questo progetto e poi chissà.".