The Hateful Eight, attualmente in preparazione, sarà l'ottavo film di Quentin Tarantino. A più riprese il regista ha confermato l'intenzione di ritirarsi dopo il decimo lungometraggio ed è tornato a ribadire il concetto di recente nel corso di un intervento all'American Film Market, dove era ospite insieme ad alcune delle star del revenge western in arrivo, Walton Goggins, Samuel L. Jackson, Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh.
"Non penso che si dovrebbe restare in scena finché le persone non ti implorano di toglierti di torno. Mi piace l'idea di lasciare l'attività mentre il pubblico desidera ancora vedere qualcosa di mio. Credo che dirigere film sia un'attività per i giovani e mi piace l'idea di avere un cordone ombelicale che unisce il mio primo e il mio ultimo film. Non voglio ridicolizzare chi la pensa in modo diverso da me, ma voglio lasciare finché sono ancora forte. Mi piacerebbe lasciare una fimografia di dieci titoli perciò ne devo realizzare ancora due".
Per quanto riguarda The Hateful Eight, Tarantino pensa in grande tanto da voler girare il prossimo film in 70mm. "Se facciamo bene il nostro lavoro trasformando questo film in un evento a 70mm, ricorderemo al pubblico la ragione per cui il cinema non è televisione, perché è un'esperienza che non puoi fare chiuso nella tua stanza, sul tuo iPhone o iPad. Vedrai la magia dei 24 frames per secondo, tutte quelle meravigliose immagini che creano l'illusione del movimento". L'idea è quella di lanciare The Hateful Eight per le prime due settimane, o per il primo mese, solo in 70mm per poi diffonderlo anche nelle sale digitali. "Non utilizzeremo il metodo dei 70mm tradizionali, dove giri in 35mm e poi li gonfi. Gireremo in 65mm, formato che, quando va in stampa, diventa 70mm. Panavision guarda a questo film come a un'eredità. Hanno inventato un sacco di cose di cui avevamo bisogno e a supervisionare il tutto ci sarà il direttore della fotografia tre volte premio Oscar Bob Richardson, che torna a collaborare con me dopo Kill Bill, Bastardi senza gloria e Django Unchained. Non potrei fare tutto questo senza di lui. Stiamo per realizzare le più grandi scene in wide screen girate negli ultimi 40 anni".
Con questo grande entusiasmo che ancora anima il cinefilo Tarantino, sembra impossibile che il regista stia pensando al ritiro dall'attività. Interrogato sula questione, lui chiosa: "Non è scritto nella pietra, ma questo è il piano. Se arrivo a realizzare il decimo film, faccio un buon lavoro e vengo accolto in modo positivo, questo potrebbe essere un buon modo per terminare la carriera. Se nel futuro mi imbatterò in un altro buon progetto, potrei anche cambiare idea. Ma dieci è il numero giusto per salutare il pubblico, questa è la mia idea".
Affermazioni che hanno suscitato non poche perplessità in coloro che erano presenti all'incontro: Samuel L. Jackson si è chiesto "cosa farà Tarantino dopo che avrà smesso di dirigere film?" mentre Kurt Russell, più pragmatico, ha detto: "Non vorrete mica credere a tutte queste stronzate?"