Eravamo già al corrente della volontà di Quentin Tarantino di ritirarsi presto dall'attività registica. Giunto all'ottavo film, il regista ha più volte ripetuto di volersi fermare dopo dieci pellicole. Adesso sembra più elastico nella sua decisione e ammette di poter dirigere anche un undicesimo film o di fare qualcosa in tv, ma aggiunge di non aver intenzione di arrivare a quota 14 - 15.
La ragione? L'inevitabile crollo della creatività. Ospite di Conan O'Brien, il regista ha dichiarato: "Potrei arrivare a 11 film o simili, ma non credo di dirigere 14 o 15 film. Credo che 10 sia il numero giusto. Voglio creare un legame tra il mio primo e il mio ultimo film, ma con questo non voglio criticare i registi che lavorano a lungo o chi la pensa in modo diverso da me. Io non voglio diventare un regista che continua a lavorare anche se non ha più niente da dire e vede il declino della sua creatività. Ci sono registi che continuano a lavorare perché non sanno che altro fare. E' la loro vita ed è ciò che sanno fare. Io, però, voglio creare un corpus di lavori che sopravvivano in modo autonomo."
Con questa scelta, Tarantino non ha, però, intenzione di prendere la via del pensionamento anticipato, infatti specifica: "Sono uno scrittore e negli ultimi 10 anni il mio lavoro ha preso una svolta in direzione letteraria. Potrei scrivere piece teatrali e dirigerle, potrei scrivere romanzi e libri di critica cinematografica. Cose del genere. Fare lo scrittore a tempo pieno. Mi sembra un bel modo di trascorrere gli ultimi anni della mia vita."