Il regista e grande appassionato e conoscitore di cinema Quentin Tarantino ha voluto mettere a confronto due grandi scene della storia del grande schermo, una tratta da Il Silenzio degli Innocenti, il film del '91 diretto da Jonathan Demme, e l'altra tratta dalla sua ultima opera, C'era una volta a... Hollywood.
Tarantino, parlando con il collega Edgar Wright durante il podcast registrato per Empire magazine, ha voluto prendere in esame un momento cardine de Il Silenzio degli Innocenti, ovvero lo scontro tra Clarice e Buffalo Bill e metterlo a confronto con una scena della sua più recente fatica, C'Era Una Volta A... Hollywood, ovvero quella in cui il personaggio interpretato da Brad Pitt si reca al ranch in cui vive Charles Manson assieme alla Manson Family.
Il regista, che ha definito quest'ultima "Una delle cose migliori che io e il mio team siamo riusciti a realizzare", ha poi affermato che "Incute più terrore dello showdown finale de Il Silenzio degli Innocenti".
"C'è una differenza tra suspense e terrore. La suspense è 'Cosa accadrà?'. Il terrore arriva quando hai paura di sapere esattamente cosa accadrà, e non vuoi vederlo. Stai pensando al peggio" ha infatti spiegato.
"E mentre la sequenza di cui parlavo de Il Silenzio degli Innocenti è davvero magnifica, c'è un aspetto che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca: non ho mai pensato che Jodie Foster sarebbe morta in quella scena. A quel punto del film, mi avrebbe davvero sorpreso se la conclusione avesse visto Buffalo Bill uccidere Jodie Foster. Ho visto troppi film per pensare che sarebbe potuto accadere. E sì, mi sono fatto prendere dalla situazione, ma avevo ancora la mentalità cinematografica attiva".
E continua: "Una delle ragioni per cui la scena allo Spahn Ranch risulta così efficace è perché Cliff potrebbe morire. Dal punto di vista narrativo, cinematografico, in ogni forma e modo, non potrebbe solo morire in quella sequenza, ma su un piano drammatico avrebbe anche senso che morisse".
E per accorgersene, basta fare attenzione alla reazione degli spettatori.
"Quando guardi per la prima volta il film con il pubblico, ti rendi conto che riesce ad ottenere qualcosa di solitamente molto complicato da realizzare. Riesce a incutere terrore. L'audience è terrorizzata per quel che potrebbe accadere a Cliff. L'aria all'interno della sala cambia, e tutti rimangono inchiodati alla sedia dal terrore" conclude.