Il regista Quentin Tarantino, padre di uno dei film più iconici degli anni '90 Pulp Fiction, ha rivelato le origini che aveva in mente per il personaggio di The Gimp una parte piccola ma fondamentale interpretata da Stephen Hibbert.
Quentin Tarantino, dopo quasi 30 anni dalla sua uscita, continua a rivelare particolari di Pulp Fiction, forse uno dei film più amati della sua carriera. The Gimp è un personaggio avvolto dal mistero: è il servo di Maynard (Duane Whitaker) vestito di pelle nera da capo a piedi, ed è chiaro che il proprietario del banco dei pegni lo possiede da molto tempo. Maynard lascia Gimp a proteggere il seminterrato del banco dei pegni e viene messo fuori combattimento quando Butch (Bruce Willis) fugge. In un'intervista con Empire Magazine, il regista ha rivelato delle informazioni su di lui: "Era come un autostoppista o qualcuno che hanno raccolto dalla strada sette anni prima e lo hanno addestrato in modo che diventasse la vittima perfetta. Nella mia mente quando l'ho scritto, Gimp è morto. Butch lo ha eliminato e poi quando è svenuto si è impiccato."
Una nuova informazione che non potrà altro che rendere più interessante il rewatch di Pulp Fiction, magari da fare proprio in questo periodo particolare, all'insegna dei binge watching più immersivi. Lo spettatore, infatti, grazie ai nuovi dettagli che Quentin Tarantino ama rivelare, potrà guardare ogni scena con un occhio diverso, con maggiore attenzione ai particolari e pensando alle vere storie dei personaggi.
Pulp Fiction è stato il secondo lavoro di Quentin Tarantino e i fan ancora oggi adorano immergersi nella sua trama intricata e rivedere le immagini cult con un giovane e iconico John Travolta affiancato da Samuel L.Jackson e Uma Thurman.
Pulp Fiction è una storia composta da tre racconti distinti, in ordine non cronologico, che si sviluppano intrecciandosi in una sorta di percorso circolare, con inizio e fine al mattino e nello stesso posto, una caffetteria di Los Angeles chiamata Hawthorne Grill.