Psycho, “Un film disgustoso”: la reazione di Walt Disney contro l’opera di Hitchcock

Walt Disney odiò Psycho a tal punto da non consentire ad Alfred Hitchcock di girare un film a Disneyland: una leggenda urbana o è tutto vero?

Psycho
Psycho, una celebre scena del film.

Walt Disney odiò Psycho a tal punto da non consentire ad Alfred Hitchcock di girare un film a Disneyland. Si direbbe una leggenda urbana, e invece è tutto vero, come racconta il biografo John Russell Tyler nel libro dedicato alla vita del Maestro della Suspense.

L'idea di ambientare un film nel parco a tema, che all'epoca era un vero fenomeno della cultura popolare americana, era venuta allo sceneggiatore Ernest Lehman, già collaboratore di Hitchcock, e mentre i due cercavano di far sì che il progetto funzionasse sul piano della logica (la premessa ruotava attorno a un uomo cieco dalla nascita che riacquistava la vista dopo un trapianto e "vedeva" l'omicidio del donatore), se ne parlò nelle riviste di settore. Walt Disney lesse un articolo al riguardo, e dichiarò che il regista di quel film "disgustoso", ossia l'adattamento del romanzo di Robert Bloch sulle malefatte di Norman Bates, non avrebbe avuto il diritto di girare nemmeno un metro di pellicola all'interno del parco. Il progetto fu poi accantonato per problemi legati alla sceneggiatura.

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Vera Miles fa una macabra scoperta, in una scena di Psycho
Vera Miles fa una macabra scoperta, in una scena di Psycho

Ebbene sì, tale fu l'impatto di Psycho, ed è lecito supporre che l'opera di Alfred Hitchcock in generale, con un target più adulto, fosse poco compatibile con le sensibilità di Walt Disney, il cui brand già allora era rivolto alle famiglie.

Ironia della sorte, qualche decennio dopo c'è stato un intero film, tutt'altro che adatto al pubblico più giovane, girato nei due parchi disneyani negli Stati Uniti, ma di nascosto: Escape from Tomorrow, che parla delle esperienze sempre più disturbanti di una famiglia in vacanza. Realizzato in maniera del tutto clandestina, e montato in modo da non poter essere oggetto di denunce per violazione di copyright, il film è stato presentato al Sundance nel 2013 ed è successivamente uscito in sala e on demand per poi finire sostanzialmente nel dimenticatoio, poiché la Disney scelse di non intentare alcuna causa, proprio per diminuire l'impatto mediatico del progetto. Nel 2017, inoltre, Sean Baker ha girato a Walt Disney World parte del finale di Un sogno chiamato Florida, anche in quel caso senza autorizzazione.