Charlie Sheen, durante un recente intervista pubblicata sul The Guardian, è tornato a parlare di Platoon, dei terribili incidenti che hanno avuto luogo sul set e del fatto che, una volta terminate le riprese, la star ha pianto per la felicità di essere ancora vivo.
"Oliver Stone ci ha scaricati nella giungla e ci ha fatto seguire un estenuante corso di addestramento. Era folle. Dovevi essere trattato in base al tuo grado. Willem e Tom Berenger, che interpretavano due sergenti, erano al comando e io ero un FNR, un 'fottuto nuovo ragazzo'. Sembrava davvero che dovessi pulire le latrine, cosa che alla fine ho fatto." Ha esordito Sheen.
"Pensavo che saremmo stati la fuori di giorno per poi tornare in hotel la sera ma al tramonto del primo giorno non c'era nessun autobus pronto a portarci via." Ha continuato l'attore. "Ho guardato Johnny Depp e Forest Whitaker e ho detto: 'Immagino che resteremo qui'. È stato uno shock, ma non credo che avremmo potuto catturare quell'autenticità senza quell'intenso campo di addestramento."
"Tutti erano stanchi e arrabbiati, si verificarono molti incidenti. Un giorno trovammo un boschetto di cocco, vedo ancora adesso Forest che cerca di colpire la noce con il suo machete. Prima che potessi dire: 'Il tuo pollice è troppo vicino!' Forest colpisce in pieno il dito, se lo mette in bocca e due densi rivoli di sangue escono da entrambi i lati. E questa era ancora la fase di addestramento. Ricordo che quando sono terminate le riprese sono salito su un aereo e, mentre attraversavamo il paese, potevo vedere tutto ciò che mi ero lasciato alle spalle, tutto ciò che avevamo vissuto. Ho iniziato a piangere, ero solo felice di essere vivo." Ha concluso Charlie Sheen, parlando delle riprese di Platoon.