Con la nuova direzione artistica di Pedro Armocida la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema compie i suoi primi 50 anni. Si apre una nuova fase del Festival che declinerà in un modo diverso la storica locuzione "nuovo cinema", legandola alle forme più giovani ed innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo. Perfettamente inserito all'interno delle nuove linee programmatiche sarà l'evento speciale dell'edizione 50+1, completamente dedicato ai registi italiani esordienti degli ultimi cinque anni, con un'attenzione particolare al lungometraggio di finzione: sarà l'occasione per ripercorrere temi, istanze e proposte del nuovo cinema italiano.
Le tradizionali proiezioni serali a "cielo aperto" nella piazza principale di Pesaro, all'insegna del connubio tra qualità e capacità di rivolgersi ad un vasto pubblico chiamato alla fine a premiare il miglior film, verranno inaugurate ‐ nel prefestival ‐ da un evento per il pubblico pesarese con la proiezione di Lo squalo di Steven Spielberg (a quarant'anni esatti dalla prima proiezione pubblica negli Stati Uniti). Al centro delle proiezioni due grandi del cinema, Krzysztof Zanussi e Paul Vecchiali, che presenteranno i loro ultimi film e incontreranno il pubblico le mattine successive.
La selezione propone sei film di registi emergenti provenienti da vari cinematografie: dal Sudamerica con il cileno La madre del cordero di Enrique Farías e Rosario Espinosa, l'argentino La mujer de los perros di Laura Citarella e Verónica Llinás, agli Stati Uniti con Petting Zoo di Micah Magee, all'Europa con il francese A Young Poet di Damien Manivel e con l'italiano Terra di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, fino all'Iran con A Minor Leap Down di Hamed Rajabi.
Un concorso a forte presenza femminile con tre registe (Laura Citarella, Verónica Llinás, Micah Magee) e quattro storie interamente incentrate su donne. Come la protagonista di La madre del cordero che a 49 anni, dopo una vita passata con una madre opprimente, cerca di trovare una sua strada, tragica, per emanciparsi. O come la 17enne Layla di Petting Zoo che in Texas frequenta l'ultimo anno di scuola ed è pronta per il college. Una gravidanza inaspettata però le cambierà la vita. Mentre una gravidanza interrotta, per un aborto spontaneo, è al centro delle vicende della trentenne Nahâl che in A Minor Leap Down tiene nascosto a tutti i familiari, marito compreso, il tragico evento. Gli accadimenti che ne conseguono trasformano la vicenda personale di un singolo nello specchio tragico dell'attuale società iraniana. Figura misteriosa ma altrettanto interessante è quella della protagonista di La mujer de los perros, una donna senza nome che vive da sola, per scelta, con un branco di cani alla periferia di Buenos Aires, dove il centro abitato inizia a sfumare nelle Pampas. Quasi del tutto privo di dialoghi, il film segue la protagonista (interpretata dall'attrice Verónica Llinás, qui per la prima volta anche regista) nell'arco di quattro stagioni, durante le quali la vediamo aggiustare il suo rifugio improvvisato nei boschi, difendersi dagli elementi naturali e dai rischi, procurarsi il cibo e, sporadicamente, avventurarsi in città tra le altre persone.
Ad assegnare il premio intitolato a Lino Miccichè, fondatore della Mostra insieme a Bruno Torri, una giuria, presieduta da Francesca Neri, composta da studenti provenienti dalle università e dalle scuole di cinema.
In uno degli spazi più prestigiosi di Pesaro dedicato all'arte contemporanea, si svolgeranno tutte le mattine dalle ore 10 i numerosi incontri e gli eventi culturali che precedono tutte le proiezioni il cui inizio è previsto nel primo pomeriggio al Teatro Sperimentale. Ad accogliere il pubblico la mostra dedicata a Lino Miccichè (in collaborazione con l'Università degli Studi Roma Tre ‐ Biblioteca delle Arti ‐ Sezione Spettacolo "Lino Miccichè) che ripercorre la storia di un grande intellettuale che non solo ha fondato il nostro festival ma è stato uno dei critici, studiosi e organizzatori culturali più importanti degli ultimi 50 anni.
Nuova iniziativa della Mostra che vuole premiare ogni anno il miglior libro di argomento cinematografico. Per questa prima edizione è stato scelto Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra di Stefania Parigi (Marsilio, pp. 368, 2014) che, mescolando varie prospettive e metodologie di ricerca, analizza le vedute e le visioni neorealiste come campi di tensioni, forze dinamiche che operano in molteplici direzioni: iconografiche, concettuali, tematiche, stilistiche, narrative, discorsive, produttive, ricettive. Per informazioni www.pesarofilmfest.it.