Alessandro Preziosi è il protagonista della fiction Per amore del mio popolo, diretta da Antonio Frazzi, basata sulla vita di Don Peppe Diana, il presbitero assassinato dalla camorra a Casal di Principe nel 1994. L'attore ha detto di aver visitato la casa del sacerdote e di aver perfino "incontrato i suoi familiari."
Ecco che cosa ha raccontato Preziosi a proposito del giorno in cui ha visitato la camera di don Peppe Diana, nella casa in cui viveva con la famiglia: "Tutto era rimasto come vent'anni fa e i muri erano pieni di fotografie che testimoniavano la sua passione per i viaggi: non solo in luoghi di fede come Lourdes, ma anche nel Sudest asiatico. Di lui si diceva che viveva come guidava l' auto: con esuberanza. Per questo era una calamita per i giovani: aveva una vitalità irresistibile."
"Il giorno prima dell'inizio delle riprese sono andato a far visita alla sua famiglia." Ha continuato l'attore. "La madre e i fratelli sono sempre rimasti a Casal di Principe. Sono rimasti anche per difendere l' onore di don Peppe contro chi in questi anni ha tentato di infangarlo. Mi ha colpito la loro grande lucidità e dignità: dai loro racconti sembrava che don Diana fosse morto solo poche settimane prima, talmente precisi erano i loro ricordi. Per esempio, mi hanno raccontato che spesso la sera portava giovani che sapeva essere già compromessi con la camorra a mangiare con lui per evitare che andassero a compiere nuovi atti criminosi."
Alessandro Preziosi ha concluso il suo racconto parlando delle persone che conoscevano Don Peppe Diana e di come si sono comportate nei confronti della produzione: "Molti hanno partecipato come comparse o comunque hanno seguito le riprese di Per amore del mio popolo. C' è stato un episodio molto significativo per me. Dovevamo girare una scena fuori dal sagrato della chiesa di Frignano. Nei panni di don Peppe dovevo intimare al figlio di un camorrista di andarsene, perché terrorizzava la fidanzata che si era nascosta nell'oratorio. Doveva essere un dialogo molto controllato, intimo, ma quando ho visto tutta quella gente assiepata nella piazza, d' istinto mi sono messo a urlare con tutta la forza che avevo. Da quel giorno la mia recitazione è diventata più viva."