Una prova d'attore "suprema" (The Guardian), in quello che per Benedict Cumberbatch è "il ruolo della vita" (Rolling Stone). Patrick Melrose, da oggi lunedì 9 luglio alle 21.15 su Sky Atlantic e Sky On Demand è la nuova, osannata produzione SHOWTIME e Sky tratta dalla saga de I Melrose, il ciclo di racconti semi autobiografici di Edward St. Aubyn (edito in Italia da Neri Pozza, che per l'occasione lancia per la prima volta l'edizione integrale che contiene tutti e cinque i romanzi: Non importa, Cattive notizie, Speranza, Latte materno, Lieto fine), e firmata da David Nicholls.
Ogni episodio della serie costituisce un adattamento di un volume diverso all'interno del ciclo. Accanto a Cumberbatch che veste i panni del protagonista, anche Hugo Weaving e la candidata all'Oscar Jennifer Jason Leigh, che interpretano i genitori di Patrick, David e Eleanor Melrose.
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Le cinque puntate della serie tv sono ambientate ognuna in una decade diversa della travagliata vita di Patrick Melrose, un tossicodipendente che si trova a dover fare i conti con l'improvvisa perdita del padre, protagonista dei ricordi più traumatici della sua infanzia. Ciò farà riemergere i demoni di un passato che sperava sepolto per sempre e costringerà Patrick, sempre più instabile e fuori controllo, a cercare un motivo per tornare a vivere.
Il Guardian descrive la serie come "un Amleto sull'eroina", la drammatica storia di un uomo alle prese con una dipendenza che trae origine dalla terribile - seppur privilegiata - infanzia vissuta nel sud della Francia, con un padre (Hugo Weaving) che abusava di lui e una madre (Jennifer Jason Leigh) che, succube del marito e persa fra alcol e rimpianti, non si avvedeva di nulla e lasciava Patrick in balia del padre e dei suoi indicibili eccessi. Dagli anni '60 in Francia alle notti psichedeliche della New York degli anni '80, raccontate facendo ricorso a massicce dosi di black humor, fino alla Gran Bretagna dei primi anni 2000, la storia ci mostrerà il protagonista, in fuga dai ricordi e irrimediabilmente perso nella sua dipendenza, cercare una via per la redenzione anche agli occhi di una moglie più volte tradita e dei due figli, per provare a riconquistare quella voglia di vivere che gli era stata portata via quando era solo un bambino.
Dietro la macchina da presa Edward Berger, già regista della serie Deutschland 83, che ha deciso di rendere unica ogni puntata declinando i toni della fotografia sulla base della decade della vita di Patrick Melrose raccontata.