Entra già da domani nel vivo la programmazione della 18? edizione del Festival del cinema Africano, d'Asia e America Latina.
Tra le proposte, in prima serata, al Cinema Arcobaleno alle ore 19.00 , ZULU MEETS JAZZ di Ferdinando Vicentini Orgnani (già autore del film Ilaria Alpi - il più crudele dei giorni) , che sarà presente in sala.
Il film, che fa parte della sezione speciale Africa Unite - Musica e democrazia in Africa, racconta l'avventura umana e artistica di Paolo Fresu, uno dei più grandi nomi del jazz italiano, a Durban, in Sudafrica, dove incontra i grandi protagonisti della Kinz Vintage Legend Orchestra. L'incontro fa da catalizzatore per produrre una serie di pezzi nuovi e arrangiamenti di musiche tradizionali.
Indirettamente ZULU MEETS JAZZ ci ricorda che fra i crimini dell'apartheid in Sudafrica c'è anche quello di avere disperso, costringendola all'esilio, l'avanguardia musicale del Sudafrica a cavallo fra anni cinquanta e sessanta: la Makeba, il trombettista Hugh Masekela, Dollar Brand/Abdullah Ibrahim e i Blue Notes. Depauperata di questi talenti, l'elaborazione di un originale e innovativo jazz sudafricano ha conosciuto una soluzione di continuità di trenta e più anni, e il jazz, pur ancor oggi profondamente radicato nella sensibilità popolare sudafricana, ha fatalmente perso il contatto con le giovani generazioni.
Da segnalare tra le varie proposte la proiezione, alla presenza del regista Lee Isaac Chung di Munyurangabo (Liberation Day), nella sezione Concorso Lungometraggi Finestre sul mondo, all'Auditorium San Fedele alle ore 21.30.
Il film racconta, nel Ruanda di oggi, la storia dell' amicizia tra due ragazzi Sangwa e Munyurangabo. Il genocidio è ormai lontano, ma i conti con il passato restano in sospeso e i due amici, uno hutu e l'altro tutsi, vogliono risolverli insieme.
Altro film da segnalare, presentato all'interno della scorsa edizione delle Giornate degli Autori - Venice Days del Festival di Venezia, è Andalucia di Alain Gomis (Spazio Oberdan, ore 21.00), anch'esso nella sezione Concorso Lungometraggi Finestre sul mondo.
La storia è quella di Yacine, un trentenne parigino d'origini arabe che ha lasciato la periferia dove vive la famiglia e vive in una roulotte accanto ad un circo, un luogo fuori dalla realtà. Si è lasciato alle spalle un passato di piccoli furti, ma la rabbia che sente dentro di sé è sempre più grande. Yacine rifiuta la sua condizione di "figlio d'immigrati" e sogna un altrove dove la sua anima divisa in due possa ritrovare identità, pace interiore. Comicia così un viaggio verso una Spagna immaginaria: una nuova Andalusia.