Per le riprese di Pacific Rim sono stati progettati circa un centinaio di Kaiju, ma solo alcuni di questi sono effettivamente apparsi nel film: ogni settimana i cineasti erano soliti scegliere i loro preferiti. "Kaiju" è una parola giapponese che si traduce letteralmente in "strana bestia", di solito usata per riferirsi a mostri giganti di film di fantascienza giapponesi.
Il suono dei ruggiti dei Kaiju era composto da strati su strati di ruggiti e ringhi di animali, che venivano filtrati, accelerati e rallentati per creare il ruggito dei colossi alieni presenti nella pellicola. Quindi, per aggiungere emozione e senso di intelligenza, il tecnico del suono Scott Martin Gershin e il regista Guillermo del Toro hanno registrato dei campionamenti delle loro stesse voci.
Una versione a grandezza naturale della cabina di pilotaggio di uno dei robot fu costruita su un palcoscenico presso i Pinewood Studios di Toronto, in Canada: pesava una ventina di tonnellate ed era alta quasi quattro piani. La cabina fu poi posizionata su un gigantesco meccanismo idraulico, che si muoveva, scuotendo e facendo oscillare l'intero set come se il robot fosse effettivamente pilotato.
Per Pacific Rim venne anche realizzata una versione di dimensioni più piccole che consentisse di effettuare movimenti diversi, più fluidi, che l'atro robot non riusciva a portare a termine. Il team di VFX in post produzione utilizzò alcune delle riprese di Conn-pod come riferimento durante l'animazione dei robot. Anche il set fu ricreato su misura al fine di rappresentare diversamente l'interno di ciascun robot.