Soltanto poche ore e poi si aprirà sipario su uno degli aventi più attesi dell'intera Oscar Race, il mattiniero (sulla costa Pacifica), fulmineo ed elettrizzante annuncio delle nomination agli Academy Awards. A presentare le candidature a questi 84simi Oscar sarà una giovane e lanciatissima attrice che è stata in gara lo scorso anno per la sua sorprendente performance ne Un gelido inverno di Debra Granik, Jennifer Lawrence. Per gli amanti dei pronostici, è saggio puntare su un buon numero (anche 11-12) di nomination per il favorito della corsa, The Artist di Michel Hazanavicius, piazzatissimo per un posto nelle cinquine per miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale, migliore attore protagonista, oltre a non poche categorie tecniche; ma sperano di dargli del filo da torcere anche nella conta delle nomination il pirotecnico period film scorsesiano Hugo Cabret e il malinconico dramedy Paradiso amaro di Alexander Payne, con qualche improbabile "guastafeste" dell'ultima ora della risma di War Horse di Steven Spielberg o The Help di Tate Taylor.
Il sogno di The Artist è iniziato già a Cannes nel mese di maggio, dove è stato accolto con grande entusiasmo dagli addetti ai lavori (americani compresi) e i suoi diritti di distribuzione negli USA sono stati acquistati dalla Weinstein Company. Da allora, il film di Hazanavicius è sempre stato nel novero dei possibili contendenti al ruolo di successori del trionfatore dello scorso febbraio, Il discorso del re. I più importanti premi della critica (come i NYFCC, la National Board of Review e gli LAFCA) hanno delineato il trittico The Artist / Paradiso amaro / Hugo Cabret; l'annuncio delle nomination delle Guild ha chiarito almeno in parte la situazione: l'assenza di menzioni per gli attori ai SAG awards, ad esempio, ha decisamente indebolito il film di Scorsese, mentre il silent movie francese ha centrato importanti menzioni per tutti gli awards dei sindacati hollywoodiani cui aveva i requisiti per partecipare. Nel frattempo, le nomination alle Guild restringevano anche il novero dei film destinati a entrare in nomination nella categoria più prestigiosa degli Oscar (che, lo ricordiamo, con le nuove regole potrebbe includere da cinque fino ai dieci pellicole, ma otto è il numero più probabile per ragioni statistiche). Il Directors Guild, ovvero il sindacato dei registi, ed esempio, include nelle sue preferenze accanto ai tre summenzionati favoriti anche Midnight in Paris di Woody Allen e Millennium - Uomini che odiano le donne di David Fincher nella sua cinquina.
Nel frattempo, i Golden Globes in diretta su NBC hanno ulteriormente rafforzato le chance di The Artist, che ha portato a casa tre premi e una valanga di applausi. Ulteriori consensi al film francese sono arrivati dall'Academy britannica dei BAFTA, che lo ha portato nella tally (con 12 nomination) anche al di sopra del portacolori di casa La talpa.
Domenica scorsa il Producers Guild ha annunciato i suoi vincitori, incoronando The Artist come miglior lungometraggio di fiction; tra le nomination di quest'oggi e la serata di consegna del DGA di sabato, potremo prepararci, con ogni probabilità, a festeggiare Hazanavicius, gli affascinanti Jean e Bérénice, e ovviamente l'irresistibile Jack Russell Terrier Uggie al Kodak Theater il 26 febbraio. Ma non bruciamo le tappe. La diretta italiana per l'annuncio delle nomination agli 84esimi Academy Awards è prevista su Sky Cinema 1 alle ore 14,30. Buon countdown a tutti, e a rileggerci più tardi per i nostri commenti.