Opera senza autore, un film del 2018 diretto da Florian Henckel von Donnersmarck, liberamente ispirato alla storia vera del pittore Gerhard Richter, racconta tre epoche della storia tedesca attraverso la vita tormentata di un'artista talentoso.
Il regista ha scritto la sceneggiatura basandosi su alcuni eventi realmente accaduti: la vita e l'opera del personaggio principale, Kurt Barnert, ricalcano in parte quelle di Richter, così come sono narrate nella biografia Ein Maler aus Deutschland. Gerhard Richter. Das Drama einer Familie scritta dal giornalista Jürgen Schreiber.
Il pittore nasce a Dresda il 9 febbraio 1932 e, una volta abbandonata la scuola, all'età di sedici anni, inizia a lavorare come pittore di scenografie teatrali. Richter, dopo aver ripreso gli studi, inizia ad insegnare, come professore temporaneo, presso la Hochschule für bildende Künste in Amburgo per poi divenire nel 1971 professore presso l'Accademia d'Arte di Düsseldorf.
Gerhard, dopo essersi trasferito stabilmente a Düsseldorf a Colonia, nel 1964 espone la sua prima personale di pittura presso la Galleria Schmela. Subito dopo espone a Monaco e Berlino per poi raggiungere varie città europee e statunitensi. La sua quarta retrospettiva apre al Museo d'Arte Moderna di New York nel febbraio 2002 ed in seguito viene trasferita a Chicago, San Francisco e Washington.
Richter ha anche pubblicato numerosi cataloghi, monografie e libri contenenti le sue opere d'arte e note sulla pittura. Per la sua attività artistica è stato insignito di numerosi riconoscimenti e premi e continua ancora oggi a creare ed esibire le sue opere.
In occasione degli 80 anni del pittore, nel 2012, Londra, Berlino e Parigi hanno ospitato una grande mostra del pittore, a questo proposito Andrea Bonavoglia ha scritto: "Sono presenti oltre 150 opere, tra le quali alcuni oggetti tridimensionali che appartengono più al design che alla scultura, vetri, specchi, transenne trasparenti. Questi oggetti hanno in comune con i quadri la leggerezza e la permeabilità, e spiegano bene, pur nella molto maggior presenza della pittura, un elemento chiave di Richter: la visione e la lettura a strati del visibile. Sovrapporre piani, letteralmente e magistralmente, è stata una delle invenzioni formali del pittore, e il sistematico ritorno di questa soluzione, nelle fotografie dipinte, nei quadri fotorealisti, nelle composizioni astratte ottenute dal moltiplicarsi di strati di colore poi parzialmente rimossi, ci aiuta a capire quasi per intero il suo lungo percorso artistico."