Arrivato sul piccolo schermo nel 2020, il film Non avrai mai mia figlia è ispirato a una storia vera accaduta negli Stati Uniti 17 anni prima. Protagoniste dell'accaduto sono una donna, Analyn Megison, e sua figlia Alaraby, nata in seguito a una violenza sessuale. Una vicenda che ha scosso gli animi oltreoceano per la vasta risonana avuta dal processo che ne è seguito.
Una storia realmente accaduta alla base del film
Nel 2003 Analyn Megison è una brillante studentessa di giurisprudenza quando, nella sua casa di Baton Rouge (Louisiana), viene violentata da un uomo che conosce appena. Qualche settimana dopo scopre di essere rimasta incinta e, contro il parere di tutti, decide di portare avanti la gravidanza. Nove mesi dopo nasce Alaraby.
Nel 2010 lo stupratore di Analyn si rifà vivo. Quando la bambina non ha neppure compiuto 6 anni, il padre ne chiede, attraverso il tribunale, la piena custodia. "Non ho avuto nemmeno il tempo di avere paura" ha raccontato la donna in un'intervista a People. "Ho pensato 'lotterò come una matta per tenerlo lontano dalla mia bambina. Non puoi prenderti mia figlia'".
Da quel momento Analyn Megison ha combattuto per se stessa, per Alaraby, ma anche per tutte quelle donne che si trovano di fronte alla possibilità di co-genitorialità con i loro stupratori. Nel 2010 infatti, i tribunali di diversi stati, tra cui la Florida, avrebbero potuto accettare la richiesta di custodia dell'aggressore. La protagonista di questa storia, però, è riuscita a convincere il tribunale della contea di Pinellas, che supervisionava il caso, a rivedere i rapporti della polizia e del pronto soccorso datati 2003. Dopo una dura battaglia legale che ha condotto in prima persona, Analyn, nel 2012, ha visto respinta la richiesta del padre di sua figlia e ha ottenuto l'affidamento esclusivo della bambina.
Non avrai mai mia figlia, la recensione: un drammatico thriller da una storia vera
La lotta della Megison era solo all'inizio: grazie alla propria formazione, ha aiutato a elaborare una legge, il Rape Survivor Child Custody Act, adottata da 21 stati nel 2015, che, senza richiedere una condanna penale per stupro, nega ogni diritto genitoriale ai padri di bambini nati in seguito a violenza sessuale. Nel 2020 la sua storia è diventata un film, Non avrai mai mia figlia, in onda stasera su Rai 2.