Il 1 dicembre Netflix cancellerà la quasi totalità dei suoi contenuti interattivi. Come ha confermato lo streamer a The Verge, dei ventiquattro titoli presenti ne resteranno solo quattro: Black Mirror: Bandersnatch, Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs. the Reverend, Ranveer vs. Wild with Bear Grylls, e You vs. Wild.
La rimozione dei titoli segna una conclusione deludente per l'esperimento pionieristico messo in atto da Netflix nel campo dei contenuti interattivi. L'azienda ha lanciato per la prima volta i titoli interattivi nel 2017 con Puss in Boot: Trapped in an Epic Tale, e ha toccato l'apice dell'interesse del pubblico con Black Mirror: Bandersnatch, l'episodio interattivo della popolare serie distopica.
Oltre agli speciali basati su franchise come Carmen Sandiego e Baby Boss, lo streamer ha anche lanciato idee come una serie di curiosità quotidiane e un gioco a quiz a cui gli utenti potevano partecipare giocando con un amico. Ma a quanto pare il formato non si è rivelato un grande successo, spingendo i dirigenti ad accantonare questi contenuti.
"La tecnologia ha raggiunto il suo scopo, ma ora è diventata un limite poiché ci stiamo concentrando sugli sforzi tecnologici in altri settori", ha affermato la portavoce di Netflix Chrissy Kelleher.
Una tecnologia che non attrae
Netflix era riuscita a sfruttare l'hype momentaneo nei confronti delle possibilità delle tecnologie interattive applicate alla narrazione sfruttando il successo di Black Mirror. Come rivela la nostra recensione di Black Mirror: Bandersnatch, le potenzialità dello strumento applicate alla brillante creatività di Charlie Brooker, creatore dello show, avevano coinvolto il grande pubblico e l'episodio interattivo si era rivelato un grande successo sulla piattaforma streaming, successo che non si è più ripetuto, spingendo Netflix ad abbandonare la sperimentazione.
Black Mirror: Bandersnatch, i finali dell'episodio interattivo su Netflix
Lo streamer ha ufficialmente smesso di sperimentare nel settore dei videogame interattivi, abbandonando del tutto il mondo dei videogame prima di aver diffuso un singolo videogioco.
"Non stiamo più costruendo quelle esperienze specifiche", ha dichiarato a Totilo il capo dei giochi di Netflix, Mike Verdu. "La tecnologia era molto limitante e il potenziale di ciò che potevamo fare in quel contesto era in un certo senso ridotto. Ma abbiamo imparato moltissimo da questo".