Nato a Casal di Principe è basato sulla vera storia dei fratelli Paolo e Amedeo Letizia. Paolo è stato vittima di lupara bianca de parte del clan dei casalesi e Amedeo, ex star de I ragazzi del muretto, ha raccontato la sua storia nel libro da cui è tratto il film diretto da Bruno Oliviero.
La scomparsa di Paolo Letizia
Paolo Letizia viene rapito la sera del 19 settembre 1989 mentre è con un amico. il ragazzo viene preso da tre uomini incappucciati che lo trascinano su una macchina e lo portano via, da quel momento nessuno lo ha più rivisto. Le indagini vengono chiuse dopo solo nove mesi, gli inquirenti sono convinti che il ragazzo è vittima di lupara bianca: il cadavere è stato occultato senza mai essere ritrovato
La riapertura delle indagini
Nel 2013 le indagini sono state riaperte dal PM della Dda di Napoli Antonello Ardituro grazie alla collaborazione di numerosi pentiti. I collaboratori di giustizia affermano che sono stati i casalesi a rapire Paolo Letizia, che a quanto pare era fedele al boss Antonio Bardellino. L'omicidio di Paolo rientra in una sorta di "pulizia etnica" effettuata dai casalesi contro gli uomini del boss avversario, scappato in Brasile un anno prima del rapimento di Paolo.
La dinamica dell'omicidio di Paolo Letizia
Grazie alle confessioni dei pentiti del clan dei casalesi gli inquirenti stabiliscono le modalità dell'omicidio di Paolo: il ragazzo, dopo essere stato rapito è stato torturato, strangolato e infine schiacciato con un trattore nella masseria di Francesco Schiavone. I suoi resti sono sotterrati sulle rive del fiume Volturno. Nonostante le indicazioni date agli inquirenti però, il suo corpo non è mai stato ritrovato.
Le condanne
Per l'omicidio di Paolo Letizia dopo 30 anni sono stati condannati all'ergastolo in Cassazione i due boss del clan dei Casalesi: Francesco Schiavone "Sandokan" e Francesco Bidognetti considerati i mandanti dell'omicidio del giovane casalese. Le stesse sentenze erano state emesse nei processi di primo e secondo grado. Gli esecutori materiali del delitto sono stati condannati a 30 anni: Francesco Schiavone detto "Cicciariello", Giuseppe Russo detto "'O Padrino" e Salvatore Cantiello detto "Carusiello".
Amedeo Letizia
Quando il fratello viene rapito, Amedeo Letizia è a Roma per inseguire il suo sogno: fare l'attore. Dopo aver partecipato ad alcuni fotoromanzi ha ottenuto un ruolo in televisione ne I ragazzi del muretto, una delle serie televisive più popolari di quegli anni. Appena lo avvisano del rapimento di Paolo, Amedeo torna a Casal di Principe per cercare di capire cosa sia successo. Le indagini dei Carabinieri e degli inquirenti non gli danno nessuna risposta e allora Amedeo, insieme al cugino Marco di diciassette anni, imbraccia un fucile e si mette alla ricerca di Paolo. I due ragazzi girano per le campagne, nelle zone vicino al mare, non sanno se cercare un casolare dove Paolo è tenuto prigioniero o il cadavere.
Nato a Casal di Principe
Amedeo decide di raccontare la storia di suo fratello nel libro Nato a Casal di Principe. Una storia in sospeso. Dopo la scomparsa di Paolo, Amedeo Letizia racconta di aver vissuto in un limbo emotivo (la storia in sospeso è un po' anche la sua). Amedeo ha dichiarato: "Il libro nasce da un dolore, un dolore forte. Avevo una storia dentro che mi portavo dietro da 23 anni e dovevo tirarla fuori". Dal libro è stato tratto il film Nato a Casal di Principe diretto da Bruno Oliviero.
La carriera di Amedeo Letizia
Dopo aver partecipato come attore ai film Atto di dolore di Pasquale Squitieri e Vietato ai minori di Maurizio Ponzi Amedeo Letizia è diventato uno stimato produttore cinematografico prediligendo film a carattere culturale e sociale come Amor nello specchio, Il resto di niente di Antonietta De Lillo (con il quale ha ottenuto il Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore), Amore e libertà - Masaniello e il suo Nato a Casal di Principe.