"Quando mi hanno proposto di girare un'altra fiction ospedaliera ho avuto l'istinto di scappare" - confessa Maurizio Nichetti, autore di Dottor Clown, in onda su Canale 5, il 26 dicembre - "Poi mi sono ricordato del Controdolore di Aldo Palazzeschi, che aveva ispirato la mia tesi di laurea, e ho accettato, perchè prima di Patch Adams, il poeta aveva teorizzato di portare i clown in corsia. Era una provocazione, ma anche un modo di affermare i diritti dei malati a vivere anche al di fuori della propria malattia".
Così Nichetti presenta il suo ultimo lavoro, un film televisivo che andrà in onda a Santo Stefano, e che in seguito potrebbe dare il via a una nuova serie televisiva. Un vero azzardo, proporre una serie medical, quando gli ultimi tentativi di realizzarne una, da parte della televisione italiana non sono andati a buon fine - e tra questi anche la commedia Medici Miei - ma Dottor Clown si propone come un progetto diverso, "una bella favola", come l'ha definita Giancarlo Scheri, direttore della fiction di Mediaset, che vede protagonista Massimo Ghini nel ruolo del dottor Roberto Laurenti, che in seguito a un incidente stradale e una settimana di coma, si risveglia con una visione del mondo completamente diversa, in cui non c'è più spazio per il cinismo, e grazie alla quale riuscirà a scoprire l'importanza terapeutica del sorriso.
Accanto a Ghini - che negli stessi giorni sarà nelle sale con Natale a Rio, ultimo cinepanettone firmato da Neri Parenti - ci sarà un cast formato da Serena Autieri, Angela Finocchiaro, Simona Marchini e Francesco Venditti. Il film è stato realizzato con la collaborazione di associazioni come Soccorso Clown, Magicaburla e Ridere per Vivere, che una volta alla settimana si recano nei reparti pediatrici degli ospedali, per regalare un sorriso ai piccoli ricoverati.