La rappresentazione LGBTQ negli ultimi anni ha visto una vera impennata nei film e nelle serie tv, ma c'è ancora tanta strada da fare. Molti ancora sostengono che si tratti, nella maggior parte dei casi, di politically correct e questo la dice lunga su come l'amore e il sesso omosessuale venga ancora percepito dal pubblico mainstream. In questo senso My Policeman, il film con protagonista Harry Styles disponibile su Prime Video, è una vera boccata d'aria fresca e abbatte i tabù che coinvolgono le scene di sesso gay.
Il film di Michael Grandage non è il solo a normalizzare le scene d'amore tra due persone dello stesso sesso, anche Bros - attualmente al cinema - è un esempio di come si possa finalmente rappresentarle come nella realtà, senza freni e senza vergogna. In Bros ci sono molte scene di sesso gay, anche se hanno lo scopo di far ridere, tra cui una a quattro. L'ultima stagione di Élite, poi, include una scena di sesso gay di quasi quattro minuti che coinvolge più posizioni. E My Policeman mostra una tormentata storia d'amore tra Tom (Harry Styles), poliziotto gay dichiarato di Brighton, e Patrick (David Dawson), curatore di un museo, con molte inquadrature dei loro incontri (e sì, del sedere di Styles).
My Policeman e l'importanza della rappresentazione LGBTQ al cinema
Siamo abituati a veder suggerito il sesso omosessuale al cinema, mai esplicitato fino in fondo se non in rarissimi casi. Luca Guadagnino, ad esempio, in Chiamami col tuo nome ha notoriamente tagliato i momenti più erotici e le scene di passione tra i suoi protagonisti, nonostante il materiale di partenza fosse bollente. All'epoca il regista dichiarò: "mettere il nostro sguardo sui loro amori sarebbe stata una sorta di scortese intrusione".
My Policeman: ecco come Harry Styles si è preparato alle scene di sesso gay
In Bros, al contrario, il sesso funziona in ogni caso perché nessuno lo tratta come una sorta di spettacolo. Come rivela la recensione di My Policeman, tutto ciò è ancor più potente poiché il film segue due linee temporali, nel 1957 e nel 1999, e mette sul piatto i problemi di chi, come i protagonisti Tom e Patrick, poteva essere arrestato solo per aver praticato attività sessuali. Purtroppo ancora oggi è così in alcuni luoghi, perciò vedere queste storie sul grande schermo normalizza il sesso gay per un vasto pubblico e ricorda agli omosessuali dei Paesi più sicuri quanto sono fortunati a vivere in un'epoca di maggiore accettazione.
Harry Styles ha rivelato il suo approccio con le scene di sesso gay in un'intervista a Rolling Stones in cui dichiara:
"Gran parte del sesso gay nei film vede coinvolti due ragazzi, non c'è tanto spazio per la tenerezza. Immagino che alcuni degli spettatori del film hanno vissuto il periodo in cui era illegale essere gay, Michael voleva mostrare che è tenero, amorevole e sensibile".