Il mondo dell'animazione sembra sia in grado di dare maggior spazio alla diversità e alla rappresentazione della comunità LGBT, come è stato spiegato durante il panel Who is afraid of gender? organizzato nell'ambito dell'UltraPop Festival a cui hanno partecipato come ospiti l'attivista Richard Thunder che ha rivelato l'importanza del film Mulan, l'animatore appassionato di attivismo intersezionale Stefano Danieli, e il giornalista Paolo Di Lorenzo.
Uno dei problemi principali tuttora esistenti nel settore cinematografico e televisivo resta quello della rappresentazione e, come ha ricordato Danieli, una mancanza di educazione alla diversità.
Richard Thunder ha ricordato: "Spesso per le persone transgeder non è nemmeno possibile accedere ai provini, non possono in nessun modo ottenere ruoli cisgender, mentre è possibile il contrario anche se spesso chi ottiene la parte di una persona transessuale non riesce nemmeno a parlare del proprio personaggio in maniera adeguata. Pensiamo a Halle Berry che non aveva capito nulla di un personaggio che avrebbe dovuto interpretare, continuando a parlarne usando termini sbagliati, e a cui ha poi rinunciato".
Danieli ha quindi aggiunto: "C'è poi il problema della rappresentazione 'piatta', priva di sfumature. Si passa tendenzialmente dal parlare degli aspetti fisici al proporre figure di persone transessuali solo come prostitute.
L'animatore ha successivamente aggiunto un elemento molto importante per quanto riguarda la presenza sugli schermi delle tematiche di genere: "In Italia, ma non solo, c'è una mancanza di educazione alla diversità". Questo contribuisce, come hanno sottolineato i partecipanti al panel, anche a compiere errori importanti e attualmente non scusabili come gli errori nell'usare gli articoli parlando delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, non preoccupandosi nemmeno di compiere ricerche o studi, o chiedere aiuto ad organizzazioni e associazioni nel caso in cui non si sia esperti. Richard Thunder ha ribadito che anche per quanto riguarda i mezzi di comunicazione dovrebbe esserci più attenzione e preparazione: "Dovrebbero almeno esserci delle linee guida".
In precedenza Stefano Danieli aveva ricordato: "In italiano c'è qualche difficoltà nel capire che termini vanno usati, non c'è un genere neutro, le persone possono essere un po' in difficoltà e capisco che ci sia un po' di non dimestichezza nel rapportarsi con un mondo che non si conosce".
L'animazione, tuttavia, sembra essere in grado di aprire le porte a dei cambiamenti. Thunder ha ricordato: "Mulan è uno dei film di animazione più amati dai ragazzi trans". L'eroina Disney, la sua storia e le canzoni create per il lungometraggio sono state in grado di far immedesimare molti giovani che non si sono sentiti rappresentati in altri progetti. Stefano Danieli ha ricordato: "Si trova spesso una rappresentazione in storie non create appositamente con un target specifico. Nell'animazione ci sono però esempi molto positivi come Steven Universe che su Cartoon Network ha spiegato concetti anche molto complicati in modo semplice, usando metafore. Forse i bambini non colgono del tutto ciò che viene rappresentato, ma anche gli adulti possono trovare un messaggio importante".