È scomparso l'attore Roberto Herlitzka, uno dei più importanti interpreti della scena artistica italiana, molto apprezzato per i suoi ruoli sul grande e piccolo schermo e in teatro, il suo primo grande amore. Aveva 86 anni.
Herlitzka è stato un volto conosciuto dal pubblico grazie alla sua carriera estremamente trasversale, che ha abbracciato i principali contesti riguardo il mondo della recitazione, arricchendo la propria bacheca personale con diversi riconoscimenti.
Dal cinema alla tv
Nato a Torino nell'ottobre del 1937 da padre ceco di fede ebraica, dal quale trae origine il cognome, e dalla madre, grazie alla quale poté sfuggire alle persecuzioni razziali utilizzando il cognome Berruti, Herlitzka si formò all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove conobbe la futura moglie Chiara Cajoli.
Negli anni '60 esordì in teatro in diversi spettacoli di Orazio Costa prima di approdare al cinema in Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza..." di Lina Wertmüller nel 1973. Tra gli anni '70 e '80 proseguì la sua prolifica carriera teatrale mentre dagli anni '90 crebbe la sua presenza sullo schermo così come le collaborazioni con grandi registi come Paolo Sorrentino nel film La grande bellezza, e Paolo Virzì in Notti magiche.
In seguito, sviluppò un'importante collaborazione con Marco Bellocchio, per il quale recitò in Bella addormentata e soprattutto Buongiorno, notte nel ruolo di Aldo Moro. Sul piccolo schermo si ritagliò un ruolo che gli conferì una certa fama, quello dell'attore teatrale Orlando Serpentieri che accetta di partecipare alla pessima serie tv Gli occhi del cuore in Boris, al fianco di Francesco Pannofino e Alessandro Tiberi.
L'ultimo film al quale ha partecipato è Leonora addio di Paolo Taviani. Nel corso della sua carriera ha vinto il premio Ubu al miglior attore italiano nel 2003 e nel 2004 e il premio Gassman, oltre al Nastro d'argento e il David di Donatello per la performance nel ruolo di Moro.