Monica Lewinsky ha affermato di aver avuto pensieri suicidi durante lo scandalo causato dalla sua relazione con Bill Clinton: all'epoca era molto depressa e non riusciva a vedere una possibile via d'uscita dalla sua situazione. La donna ha confessato che uno psichiatra la aiutò moltissimo in quel periodo, riuscendo probabilmente a salvarle la vita.
Monica ha rivelato di aver avuto problemi di salute mentale a David Axelrod della CNN durante l'ultimo episodio del suo podcast. La Lewinksy all'epoca credeva che uccidersi fosse una soluzione razionale: arrivò perfino a chiedere agli avvocati che lavoravano per Ken Starr, il detective che stava conducendo le indagini, che cosa sarebbe successo se fosse improvvisamente morta.
Secondo Monica è imperdonabile che all'epoca non esistesse alcun protocollo per aiutare qualcuno nella sua situazione. Fortunatamente, durante la tempesta mediatica, iniziò a vedere regolarmente uno psichiatra forense che la aiutò moltissimo: "Devo dire che sono stata molto, molto fortunata, se avessi preso una decisione diversa non so cosa sarebbe accaduto".
La famigerata esperienza di Monica è tornata sotto i riflettori grazie all'ultima puntata di "American Crime Story", "Impeachment", episodio in cui la Lewinsky svolge anche il ruolo di produttrice. La donna è entusiasta del progetto e ha dichiarato che non nutre più risentimento nei confronti dello scandalo sebbene creda ancora che Clinton dovrebbe scusarsi con lei per le sue azioni.