Dopo anni di speculazioni da parte dei fan, David Fincher fa chiarezza sulla possibilità di una terza stagione di Mindhunter, acclamata serie sui serial killer. Come spiega Fincher, non si farà perché sarebbe troppo costosa per Netflix.
Nel 2020, Netflix ha annunciato che Mindhunter non è stato cancellato, ma rinviato a tempo indeterminato poiché Fincher era impegnato con altri progetti. Tuttavia, il regista ha chiarito in una recente intervista con l'outlet francese Le Journal du Dimanche che la terza stagione non verrà realizzata per via del costo elevato dello show.
"Sono molto orgoglioso delle prime due stagioni. Ma è una serie molto costosa e, agli occhi di Netflix, non abbiamo attirato abbastanza pubblico da giustificare un tale investimento per la terza stagione", ha detto Fincher. "Non li biasimo, hanno corso dei rischi per far decollare la serie, mi hanno dato i mezzi per fare Mank nel modo in cui volevo farlo e mi hanno permesso di avventurarmi su nuove strade con The Killer. È una benedizione poter lavorare con persone capaci di tale audacia. Il giorno in cui i nostri desideri non saranno più gli stessi, dovremo essere onesti riguardo alla separazione".
La serie thriller poliziesca Mindhunter, con Jonathan Groff, Holt McCallany e Anna Torv nei panni di agenti dell'FBI che lanciano un progetto per intervistare i serial killer allo scopo di comprenderne la psicologia, è andata in onda per due stagioni sullo streamer.
Mindhunter: faccia a faccia con i serial killer nella nuova serie Netflix
"Eravamo impegnati a finire la seconda stagione, perciò non avevamo sceneggiature pronte per la terza stagione", ha spiegato Fincher a Variety nel 2020, parlando dei motivi alla base dell'interruzione. "Lo ammetto, mi dicevo 'Non so se sono pronto a passare altri due anni nel vespaio.'"
Il nuovo progetto del regista per Netflix è l'action thriller The Killer, interpretato da Michael Fassbender, in arrivo sullo streamer il 10 novembre.