Mimmo Lucano: il trailer del documentario Un paese di resistenza, al cinema dal 21 novembre

Il trailer del documentario che ricostruisce la vicenda del sindaco di Riace Mimmo Lucano, al cinema in tour dal 21 novembre.

Un'immagine del documentario

Dopo aver occupato media e telegiornali, la storia di Mimmo Lucano arriva sul grande schermo grazie al documentario di Shu Aiello e Catherine Catella. Il sindaco di Riace, Calabria, divenuto celebre per il felice modello di accoglienza costruito con la sua amministrazione e poi coinvolto in guai giudiziari, al centro del film Un paese di resistenza, in tour al cinema dal 21 novembre con OpenDDB. Prima tappa a Bologna al Cinema Galliera (giovedì 21 novembre, ore 21.30. alla presenza della produttrice Serena Gramizzi). Il film è prodotto da Bo Film (Italia), Les Films du Tambour de Soie (Francia), Dancing Dog Productions (Belgio), ed è distribuito in Italia da OpenDDB - Distribuzioni dal basso.

Come molti paesi dell'Italia meridionale, Riace ha sofferto a lungo di un massiccio processo di emigrazione. Nel 1998 un evento cambia per sempre la vita di questo borgo: una barca con 200 curdi si arena sulla spiaggia e gli abitanti accorrono spontaneamente in loro aiuto. Da quel momento inizierà un'avventura straordinaria. Il paese torna a vivere, le case da tempo abbandonate vengono riaperte e occupare dalle famiglie di immigrati, nei vicoli si sentono di nuovo le risate dei bambini. Riace diventa il paese dell'accoglienza, il suo sindaco Mimmo Lucano un esempio da capire e seguire. Fino a quando, nell'ottobre 2018, l'ondata nazionalista che soffia sull'Italia (e l'Europa e nel mondo) colpisce questo modello: Lucano viene arrestato e allontanato dal suo paese. La vita di Riace cambia, ma i cittadini non perdono fiducia nel loro sindaco.

Il presente e il futuro dell'accoglienza

Alla dura condanna di primo grado per Domenico Lucano, per accuse come associazione a delinquere e reati tra cui falso e truffa, è seguito un netto alleggerimento nella sentenza di appello (che riduce a 1 anno e sei mesi la condanna, dai 13 anni e due mesi chiesti inizialmente), ma ancora oggi la sua vicenda giudiziaria si intreccia con quella politica istituzionale e governativa.

In tutte le proiezioni del tour, Un paese di resistenza arriva in sala con sottotitoli adatti a spettatori non udenti, realizzati dall'associazione FIADDA Emilia-Romagna, coordinamento di persone sorde e loro famiglie, che ha selezionato il film in occasione della partecipazione in concorso e in prima italiana al Biografilm Festival, grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Ministro per le disabilità.