Mike Flanagan ha parlato del suo nuovo film The Life of Chuck, svelando perché lo considera il suo lavoro migliore.
L'adattamento tratto dal racconto scritto da Stephen King è stato presentato al Toronto Film Festival e ha come protagonista Tom Hiddleston.
Il lavoro compiuto sul set
Il regista di Hill House e Doctor Sleep è coinvolto anche come produttore del film insieme a Trevor Macy grazie alla loro casa di produzione Intrepid Pictures.
Tom Hiddleston interpreta in The Life of Chuck un uomo di cui si segue la vita raccontandola all'inverso, da quando è anziano, in tre atti, dando spazio a tematiche ed emozioni molto distanti dalle atmosfere horror che hanno contraddistinto la carriera di Mike Flanagan.
Originariamente presente nell'antologia Se scorre il sangue del 2020, il racconto inizia con Chuck che muore in un letto d'ospedale a causa di un tumore al cervello e termina con lui bambino che, orfano, va a vivere con i nonni in una casa presumibilmente infestata.
Nel cast anche Karen Gillan, Matthew Lillard, Mark Hamill, Rahul Kohli, Kate Siegel, Harvey Guillén, Samantha Sloyan, Chiwetel Ejiofor e Jacob Tremblay.
Il filmmaker, intervistato da Collider, ha ora spiegato che quando ha proposto il suo pitch a Stephen King ha provato la sensazione che sarebbe potuto diventare il suo miglior film: "E ho provato la stessa sensazione durante le riprese. Mi sono sentito in quel modo alla fine della prima settimana".
La prima scena che hanno girato è stata quella della danza e Flanagan ha raccontato che fin dai primi giorni di lavoro ha amato quello che vedeva nei monitor: "Sapevo che stava accadendo qualcosa di magico. Quando quel piccolo film è finito, abbiamo potuto farne altri due che mi hanno fatto sentire esattamente nello stesso modo".
Mike ha spiegato che anche quando sono arrivati Chiwetel Ejiofor e Karen Gillan sul set, per girare una storia che poteva non avere un legame con quella della prima settimana, ha provato la stessa situazione che si è poi ripetuta con le scene con Benjamin Pajak, Mark Hamill e Mia Sara.
Il regista ha concluso: "Spero realmente che mi lascino continuare a fare film dopo questo, ma se fosse l'ultimo della mia carriera, mi andrebbe bene".