Midsommar - Il villaggio dei dannati, horror psicologico diretto da Ari Aster, è stato uno dei film più discussi e controversi degli ultimi anni. Per il ruolo da protagonista è stata scelta la giovane Florence Pugh che, per calarsi appieno nei panni di Dani, è arrivata a fare violenza su se stessa.
"Ero talmente immersa in quel personaggio perché non avevo mai interpretato una persona del genere nei miei film precedenti. Non mi ero mai messa nei panni di una ragazza che soffrisse così tanto e finivo in situazioni di merda che forse non capitano ad altri attori. Mi immaginavo le cose più terribili e ogni giorno diventava sempre più strano e difficile. Avevo pensieri talmente atroci da avere la testa vuota e, con molta probabilità, verso la fine ho fatto violenza su me stessa per raggiungere il massimo dalla mia performance" ha dichiarato l'attrice in una recente intervista col podcast Off Menu.
Florence Pugh ci ha poi tenuto a precisare che il calarsi in maniera metodica nel personaggio non le sia stato imposto da nessuno e ha elogiato apertamente Ari Aster, definendolo un "genio pazzo" e una persona che vorrebbe soltanto far ridere, proprio come uno stand-up comedian.
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In Midsommar, Dani (Florence Pugh), una ragazza che sta attraversando un periodo difficile per via del suicidio-omicidio di sua sorella e dei suoi genitori, scopre che il suo ragazzo, Christian (Jack Reynor), le ha tenuto nascosto un invito da parte di un suo amico, Pelle, a visitare il villaggio in Svezia dove è cresciuto. L'invito è in occasione di una cerimonia speciale che si tiene solo ogni novant'anni. Dani ci resta molto male, così Christan la invita ad aggregarsi al gruppo composto da Mark, Josh e Pelle.
Considerato uno dei 10 migliori film indipendenti del 2019 dalla National Board of review, Midsommar - Il villaggio dei dannati è il secondo film per il giovane regista Ari Aster dopo il sorprendente esordio, ancora nel genere horror, con Hereditary - Le radici del male.