Come con la maggior parte degli adattamenti cinematografici tratti da un libro Memorie di una geisha, film del 2005 diretto da Rob Marshall, non è una replica esatta del romanzo. Pur essendo abbastanza fedele alla storia originale ci sono molte divergenze storiche e scelte particolari inerenti al trucco, all'utilizzo dei kimono e al significato simbolico attribuito alle acconciature.
Il collare del kimono di una geisha indica il suo status fornendo anche ai clienti un'idea a proposito del suo "prestigio" e della sua "posizione". Una Maiko, un'apprendista geisha, indossa un colletto rosso per simboleggiare che non è ancora una professionista mentre una geisha abile indosserà sempre un colletto bianco. Da qui deriva la frase "girare il colletto".
Il trucco che le geishe indossano in Memorie di una geisha è, per scelta, meno tradizionale e più moderno al fine di coinvolgere anche il pubblico occidentale. Una geisha dell'epoca raramente si sarebbe data il rossetto sulle labbra, piuttosto l'avrebbe applicato sul labbro inferiore, su quello superiore o, al limite, al centro di entrambi. Applicare il rossetto comprendo le labbra interamente è stato considerato normale solo alla fine degli anni '40, con l'espansione della cultura e dello stile occidentale.
Per quanto riguarda le acconciature ci sono state molte discussioni sulle capigliature tradizionali del periodo in questione e i cineasti hanno deciso di dare ad ogni personaggio un'acconciatura specifica ricca di simbolismo. I capelli di Pumpkin sono piuttosto esuberanti e ricchi di ornamenti al fine di indicare il suo disperato desiderio di successo. I capelli di Hatsumomo, invece, sono solitamente sciolti e selvaggi, rappresentando il suo disinteresse nei confronti della tradizione. Quelli di Mameha sono generalmente sciolti per darle un aspetto semplice ed elegante. Anche i capelli di Sayuri sono piuttosto semplici, raccolti in una crocchia o in una treccia, al fine di sottolineare la sua bellezza naturale.