Megalopolis: le reazioni di Guillermo Del Toro, Spike Lee e delle altre star

Megalopolis

Adam Driver affacciato

Continua a dividere nei giudizi Megalopolis, l'ultima fatica di Francis Ford Coppola che non ha incontrato l'interesse del pubblico americano, prefigurando un sonoro flop per il cineasta. Ma cosa ne pensano i colleghi di Coppola? Screen Rant ha riportato i giudizi di Guillermo del Toro, Spike Lee, Spike Jonze e di altri autori dopo la visione del colossal con Adam Driver.

"Francis è ancora lo stesso regista coraggioso e creativo che era a vent'anni" esclama un entusiasta Guillermo del Toro. "Sono stato travolto da Megalopolis"

Altrettanto positivo il giudizio di Spike Lee: "Mio fratello continua a stupirmi con il suo coraggio, come se stesse per fare quello che deve fare per portarlo a termine. Punto".

Più articolato il pensiero di Spike Jonze, ex marito della figlia di Coppola, Sofia: "Sto ancora sorridendo. Radicale. Non ho mai visto niente del genere. Ricordo di averne sentito parlare, ma non me lo sarei mai potuto immaginare. Ci sono così tante cose che mi sono piaciute, ma il tono è la cosa che mi ha colpito di più. Divertente, vivo, elettrico, rende il mondo e le idee così vividi. Le performance che Francis ha creato con gli attori e i dettagli del mondo... ho riso a crepapelle tutto il tempo. Il gioco, il surrealismo e la gioia di creare. È incredibile che ci abbia pensato e lavorato su tutto questo per così tanto tempo, ma è un film immerso nel presente che guarda al futuro".

Sorpreso, Steven Soderbergh: "WOW! Questa potrebbe essere la cosa più folle mai girata sul suolo americano. Certamente, uno degli atti di pura immaginazione più densi che abbia mai visto. L'ho sognato tutta la notte: è stato stimolante!"

Megalopolis sì o no?

Un azzardo costoso o un'opera visionaria che travalica il presente? Per farvi un'idea potete leggere la nostra recensione di Megalopolis, in uscita il 16 ottobre e in un'anteprima esclusiva in pre-apertura alla Festa del Cinema di Roma il 14 ottobre.

Il cineasta ha in gran parte autofinanziato il budget di 120 milioni di dollari che però sembra destinato a trasformarsi in una pesante perdita. Ambientato in una sorta di Manhattan del prossimo futuro che incontra la Nuova Roma, Megalopolis è basato sulla Cospirazione di Catilina, una faida tra un senatore romano e Cicerone. Qui, Cicerone è rappresentato dal sindaco della città, appartenente alla vecchia scuola (Giancarlo Esposito), mentre si scontra con il Cesare Catilina di Adam Driver, architetto idealista. Dopo che una catastrofe ha distrutto la città, Cesare Catilina spinge per una ricostruzione con materiali innovativi e rinnovabili, puntando a un'utopia che libererà i ceti più umili, mentre il suo nemico Cicerone preferisce seguire il tradizionale sistema di cemento, corruzione e difesa delle classi privilegiate. Tra loro non si intromettono solo le manipolazioni di Wow, ma anche la figlia del sindaco, Julia (Nathalie Emmanuel), che si innamora dell'architetto.