Dopo il debutto del primo trailer di Megalopolis, sono emerse alcune curiosità sulla lavorazione della pellicola, come il fatto che Francis Ford Coppola fosse solito fumare marijuana sul set.
L'indiscrezione è emersa grazie al Guardian, le cui fonte erano persone appartenenti alla creta del film che debutterà giovedì al Festival di Cannes.
Secondo l'articolo, le riprese di Megalopolis sono state uno scontro tra l'approccio "vecchia scuola" di Coppola e la sua capacità di "trovare la magia nel momento", e i nuovi metodi di produzione digitale. Ecco le parole di una delle fonti del Guardian:
"Penso che Coppola viva ancora in questo mondo in cui, come autore, sei l'unico a sapere cosa sta succedendo e tutti gli altri sono lì solo per fare quello che lui chiede loro di fare".
Un altro estratto, raccontato da un secondo membro della troupe, che ovviamente parla in forma anonima, ricorda che Coppola era talmente sopraffatto dai quattro mesi di produzione che andava a nascondersi nella sua roulotte e fumava quantità infinite di marijuana:
"Spesso si presentava al mattino prima di queste grandi sequenze e, poiché non era stato predisposto alcun piano di lavoro e non permetteva ai suoi collaboratori di predisporre un piano, spesso se ne stava seduto nella sua roulotte per ore e ore, non parlava con nessuno, fumava marijuana... E passavano ore e ore senza che nulla venisse filmato. La troupe e il cast stavano tutti lì ad aspettare. Poi lui usciva e tirava fuori qualcosa che non aveva senso, che non seguiva nulla di ciò che si era detto o di ciò che c'era sulla pagina, e tutti noi lo seguivamo, cercando di trarne il meglio".
Il film è un disastro?
Un altro membro della troupe ha approfondito l'approccio non convenzionale di Coppola, che però si è tradotto nell'esasperazione del team di lavoro.
"Eravamo tutti consapevoli che stavamo partecipando a quello che avrebbe potuto essere un finale davvero triste per la sua carriera [...] Era semplicemente così sgradevole nei confronti di molte delle persone che stavano cercando di facilitare il processo e di contribuire a rendere il film migliore".