L'attore svedese Max Von Sydow, per vestire i panni di padre Lankester Merrin nel film cult L'esorcista, si è dovuto sottoporre a sessioni di trucco di oltre 4 ore l'una.
Max Von Sydow, morto ieri all'età di 90 anni, a quei tempi ne aveva appena 44, ma il ruolo per cui venne scelto - l'esorcista padre Merrin - era stato scritto per un personaggio di circa il doppio della sua età. Fu quindi necessario farlo apparire di almeno 40 anni più vecchio, e in questo il maestro makeup artist Dick Smith fece davvero miracoli, così come per la giovane attrice Linda Blair, protagonista della progressiva e agghiacciante trasformazione cui assistiamo nel corso del film.
L'elaborata tecnica di make up utilizzata per invecchiare Max Von Sydow prevedeva un ampio ricorso a pennellate lungo tutta la fronte, il collo e gli occhi. La pelle del viso, ricoperta da una pellicola liquida di latex, veniva stirata manualmente fino a quando non si asciugava; una volta seccata, veniva poi rilasciata e modellata per rendere visibile il tipico effetto 'corrugato'. L'intero processo richiedeva intorno alle 4 ore, e pare che per l'attore svedese rappresentasse una sorta di - comprensibile - calvario. Per uno strano scherzo del destino, dopo l'uscita de L'esorcista, sembra che l'attore abbia incontrato non poche difficoltà nel trovare ulteriori ingaggi perché considerato troppo vecchio (ad appena 44 anni) per la maggior parte dei ruoli in circolazione.
Nonostante Max von Sydow interpretasse l'esorcista che presta il titolo al film, l'attore appare per un tempo relativamente breve e inferiore rispetto al resto del cast protagonista. Nel film padre Merrin viene infatti trovato stroncato da un infarto dopo esser stato lasciato solo con la piccola Regan nella fase iniziale dell'esorcismo.
L'immagine dell'attore è rimasta comunque iconica grazie alla celebre locandina del film, in cui il personaggio da lui interpretato appare immobile sotto la luce di un lampione davanti alla casa dei MacNeil. Il poster, opera del grafico e designer Bill Gold, venne ispirato da un dipinto di René Magritte, 'The Empire of Lights'. Nella sua apparente semplicità, è diventata una delle locandine più riconoscibili nella storia del cinema.