La regista di Matrix Resurrections, Lana Wachowski, ha confessato che il vero motivo per cui ha riportato in vita Neo e Trinity è provare a superare il dolore provato per la perdita di entrambi i genitori.
"Il mio cervello ha sempre influenzato la mia immaginazione. Una notte stavo piangendo, non riuscivo a dormire e il mio cervello ha fatto esplodere tutta questa storia", ha dichiarato Lana Wachowski nel corso di un panel al Berlin International Literature Festival (Via Gizmodo). "Non potevo avere mia madre e mio padre, ma all'improvviso ho avuto Neo e Trinity, probabilmente i due personaggi più importanti della mia vita".
Come ha svelato anche la sorella Lilly Wachowski che, a differenza di Lana, ha deciso di non occuparsi di Matrix Resurrections, il progetto ha preso forma nel periodo in cui i loro genitori sono deceduti a distanza di pochi giorni l'uno dall'altra.
Come anticipa la nostra analisi del trailer di Matrix Resurrections, intravediamo un paio di scorci di Neo (Keanu Reeves) all'interno della Matrice dove incontra Trinity (Carrie-Anne Moss), che apparentemente non si ricorda di lui al di là di un vago senso di déjà vu quando si incontrano per la prima volta. Sebbene almeno parte del passato torna in mente a Trinity e Neo, che non ricorda completamente gli eventi dei film precedenti, il trailer lasia intendere che Matrix Resurrections sia un soft reboot pensato per ricordare al pubblico come ci si sentiva a vedere Matrix per la prima volta. Per Lana Wachowski, riportare in vita Neo e Trinity è stato sia catartico che curativo:
"Riportare in vita questi personaggi mi ha dato un conforto immediato, ed è semplicissimo. Puoi guardarlo e pensare 'Ok, queste due persone muoiono e ok, riporta in vita queste due persone e oh, non ti fa sentire bene?' Sì, lo fa! È semplice, e questo è ciò che fa l'arte e questo è ciò che fanno le storie, ci confortano".
L'uscita italiana di Matrix Resurrections è fissata al 1 gennaio 2022.