Matilda De Angelis: "I reality non mi attirano per niente, sono una sofferenza"

Dal palco del Linea d'Ombra Festival Salerno, che si è concluso nel weekend, la protagonista di Citadel: Diana ha bocciato la formula del reality show.

Matilda De Angelis

Tra gli ospiti del Linea d'Ombra Festival 2024, manifestazione salentina co-diretta da Boris Sollazzo e Peppe D'Antonio, anche Matilda De Angelis, star della serie Prime Video Citadel: Diana. All'assalto del piccolo schermo con il format internazionale creato dai fratelli Anthony e Joe Russo, l'attrice si è soffermata sulla direzione intrapresa dalla sua carriera, in particolare sull'equilibrio tra grande e piccolo schermo, bocciando, però, categoricamente i reality show.

"Pechino Express lo farei perché è una cosa pazzesca, ma il format del reality show non mi attira. Non saprei stare in tv In quella maniera, ne soffrirei troppo" ha ammesso l'attrice, che per anni ha coltivato una carriera parallela come musicista. "A sedici anni giravo l'Europa con una band. Mi dicevano di andare a X Factor, ma questi trampolini per la notorietà non mi interessavano. E poi è arrivato Matteo Rovere, ero in quinta superiore, e mi ha proposto di fare Veloce come il vento".

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Citadel: Diana, un momento d'azione con la protagonista Matilda De Angelis

L'imbarazzo nel recitare senza veli

Il film di Matteo Rovere, dove interpretava la sorella minore di Stefano Accorsi, si è rivelato un'incredibile rampa di lancio per Matilda De Angelis, che ha suscitato l'interesse di registi italiani e internazionali.

Si è parlato a lungo della sua partecipazione alla serie HBO The Undoing - Le verità non dette, dove ha affiancato le star Nicole Kidman e Hugh Grant, facendo discutere per alcune sequenze piccanti come il bacio alla Kidman e alcune scene di nudo integrale. Affrontando il tema, Matilda De Angelis ha spiegato che il nudo per lei è stato un problema all'inizio, quando lo ha dovuto affrontare per la prima volta in Youtopia. "Allora fu una criticità, ma oggi non è più un problema. Il corpo è un elemento scenico. La nudità può essere sensuale, ma anche triste, patetica, dolorosa, lacerante. Può essere tutto, è come un vestito. Il corpo è un elemento interpretativo e scenografico. Io lo uso come tale, senza pregiudizi. C'è chi pensa che il nudo sia solo cacciare le tette, beh, me ne farò una ragione. In fondo ho delle belle tette, me lo posso permettere".

Schietta e diretta, la rivedremo presto diretta da due grandi autori, Mario Martone e Luc Besson. "La vita mi ha donato anche questo: Mario Martone e Luc Besson che si parlano al telefono per organizzare le mie riprese nei loro film. Cosa c'è di meglio?" scherza lei. "Spero che Martone sia il primo di tanti grandi maestri nella mia carriera. A Besson devo il mio nome, Matilda, come Natalie Portman in Leon".