Come reagisce l'essere umano alla stimolazione sessuale? Da questa domanda sono partiti, negli anni '50, il ginecologo William Masters (Michael Sheen) e la sua assistente, Virginia Johnson (Lizzy Caplan), per il loro studio sulla sessualità umana allora considerato pionieristico. Una ricerca che contribuì a mostrare il sesso per la prima volta da un punto di vista scientifico e non più come la sfera privata della vita coniugale, oltre a demolire molti miti radicati nella cultura occidentale. La loro storia, narrata nella serie Masters of Sex, approda dal 9 giugno in esclusiva su Sky Atlantic HD (canale 110 di Sky), in onda ogni lunedì alle ore 21.10 (qui il nostro commento ai primi due episodi visti in anteprima al Biografilm festival).
Ispirata al romanzo biografico di Thomas Maier Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson e scritta da Michelle Ashford, la serie trasmessa in America sul canale Showtime ha riscosso un ottimo successo di pubblico e critica ed è stata rinnovata per una seconda stagione, che al momento è in fase di realizzazione. Nello show non mancano i contenuti hot, il sesso è sempre molto presente ma mai raccontato in modo pruriginoso. Al centro degli eventi non si trova soltanto la sessualità ma anche le tematiche della famiglia, dalle gravidanze difficili alle difficoltà di genitori single. La serie racconta inoltre non solo l'evoluzione delle ricerche del dottor Masters e di Virginia Johnson ma anche le loro vite private. Durante la loro ricerca, che durò complessivamente 11 anni, i due iniziarono anche una relazione e si sposarono nel 1971, quando probabilmente erano le due persone a sapere di più sul sesso e l'amore coniugale in tutti gli Stati Uniti.
Alla base del successo di Masters of Sex c'è una scrittura sapiente, che mescola ironia e dramma e che si interroga profondamente sull'universo delle relazioni umane, con un occhio particolare alla condizione femminile. Tra i primi riconoscimenti ottenuti dalla serie, figurano due nomination agli ultimi Golden Globe, per la miglior serie drammatica e per il miglior attore protagonista in una serie drammatica (Michael Sheen), oltre alla conquista di 1 Critics' Choice Television Award come nuova serie TV più promettente e un AFI Award (American Film Institute) come miglior programma televisivo dell'anno.