Marion Cotillard, che ha appena presentato a Cannes il suo nuovo film, Little Girl Blue, ha rivelato che un regista l'ha manipolata in passato, facendola sentire come "un oggetto". La celeberrima attrice francese vincitrice di un Oscar, durante un'intervista pubblicata da Variety, ha affermato: "Non ci dovrebbe essere manipolazione nel rapporto tra regista e attore. È più una collaborazione."
"Mi è successo solo una volta di sentirmi manipolata da un regista e non mi è piaciuto affatto", ha continuato la Cotillard. Sebbene il regista maschio, che non nomina, l'avesse convinta che il loro lavoro sul set sarebbe stata "un processo con una connessione collaborativa", la star afferma che ha presto capito che stava cercando di manipolarla.
"Mi sono chiesta: 'Mi sta manipolando perché pensa che io non sia in grado di dargli ciò di cui ha bisogno, ciò che vuole, se non agisce in questo modo? E mi sono sentita come un oggetto; l'ho odiato", ha spiegato l'attrice. "Me ne sono accorta subito e ho pensato che fosse un po' stupido chiedermi di fare certe cose cercando di usare metodi di manipolazione che non funzionano con me, con la mia personalità intendo, come essere umano e come attrice".
Marion Cotillard, alla fine dell'intervista, fa anche una distinzione tra ciò che potrebbe essere descritto come "manipolazione" e un "esperienza di abbandono", come lei stessa dice, che un attore deve attraversare per incarnare un personaggio: "Penso che l'abbandono sia qualcosa che devi sperimentare quando sei un attore. Ti abbandoni al personaggio, ti abbandoni alla storia e ti abbandoni al regista. Ma deve avere, per me, un'armonia che non penso si possa trovare nella manipolazione".