Il premio, il cui nome deriva dal greco e significa "Amare Maratea", è stato consegnato alla scrittrice Camilla Baresani, protagonista dell'incontro Cocktail e Letteratura che ha aperto la prima serata del Maratea Film Festival, da Oreste Lopomo, caporedattore Rai Basilicata "per aver saputo rimodulare la sua scrittura con la cura e lo stile e il senso di osservazione del grande romanzo realista europeo".
Lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti ha ricevuto l'Agamar consegnato dal Sindaco di Maratea Mario Di Trani "per la sua grande arte e per aver dato forma ai sogni dei più grandi registi del mondo".
Maurizio Ponzi, regista del film Ci vediamo a casa, proiettato in anteprima al Maratea Film Festival, è stato premiato da Alberto Versace, Presidente Sensi Contemporanei - Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica - Direttore Generale, come "artigiano del cinema che ha ravvivato i fasti della commedia all'italiana con pungenti annotazioni di costume. La sua straordinaria capacità di direzione degli attori e di scopritore di talenti trova il suo culmine nel corale Ci vediamo a casa, che documenta in chiave leggera problemi reali della vita quotidiana".
L'Agamar ad Antonello Fassari, attore di Ci vediamo a casa, è stato consegnato da Patrizia Minardi, Dirigente Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007/2013 della Regione Basilicata come "prezioso e versatile interprete di Teatro, Cinema e Televisione, capace di passare con disinvoltura da ruoli drammatici a maschere di struggente incisività".
Il regista Rodolfo Martinelli e l'attrice Isabel Russinova, al Festival con l'anteprima del documentario Virinoj, hanno ricevuto il premio rispettivamente da Cristiano Re, Responsabile Progetti Speciali Fondazione Eni Enrico Mattei, e da Nicola Timpone, Presidente GAL La Cittadella del Sapere. Lei "instancabile attrice, sceneggiatrice e produttrice, capace di interpretare sia ruoli televisivi che cinematografici con grande talento", lui per essere "alfiere del cinema indipendente, che sostiene e diffonde cultura da regista, documentarista, produttore e distributore".
Il premio allo scrittore Maurizio de Giovanni per la sua "capacità di emozionare e di coinvolgere attraverso una scrittura di straordinario spessore. Con la sua immaginazione e fantasia conduce il lettore in un viaggio commuovente e appassionante dove protagonisti sono i sentimenti, in un sottile gioco di incontro e scontro che pervade gli animi in profondità".
Stefano Liberti, a Maratea con Mare chiuso, di cui firma la regia con Andrea Segre, è premiato "per aver portato all'attenzione del pubblico assieme ad Andrea Segre il dramma dei respingimenti col documentario Mare Chiuso, accurato e di pregevole fattura, e per il suo impegno giornalistico di documentazione dei fenomeni migratori".
Il regista Andrea Prandstraller, che approda al Festival con il documentario Polvere - il grande processo dell'amianto diretto insieme a Niccolò Bruna, riceve l'Agamar 'per avere evidenziato, col pregevole documentario, un tema di enorme rilevanza che si rivela di grande attualità per le ripercussioni sulla salute pubblica e sulla strategia di aziende multinazionali. Un'opera di grande compattezza stilistica'.