Dopo le prime visioni da parte dei critici, è stato rivelato il punteggio su Rotten Tomatoes per L'uomo invisibile, il nuovo horror diretto da Leigh Whannell e prodotto dal Jason Blum della ormai celebre Blumhouse. I pareri dei professionisti sono ancora soggetti a embargo, ma già sui social media sono state diffuse le prime reazioni, che hanno portato il film a un più che dignitoso 88% di consenso.
L'uomo invisibile si basa sul romanzo di H. G. Wells, lo scrittore britannico considerato padre della fantascienza letteraria, ma il film sembrerebbe ricontestualizzare molto la storia, aprendola a istanze contemporanee urgenti e adottando uno stile anche definito "hitchcockiano" per la sua capacità di costruire e mantenere la suspance.
La versione Blumhouse di L'uomo invisibile fa parte della ridefinizione di un progetto che Universal culla da anni. L'intento era quello di creare una sorta di multiverso horror in cui utilizzare tutti i mostri classici del suo repertorio, con budget stellare, celebrità di punta e altro profilo, ma se pensiamo che il primo passo di questo ambizioso mosaico è stato La Mummia con Tom Cruise si capisce bene il perché del nuovo corso.
Visto il flop del progetto iniziale, Universal ha fatto un passo indietro, pensando bene di dedicarsi a film più piccoli, affidati a professionisti del genere e supportati da produttori competenti. Per L'uomo invisibile si è infatti scelto Leigh Whannell, già sceneggiatore della saga di Saw e di Insidious, per cui dirige anche il terzo capitolo. Anche la scelta della protagonista non poteva essere più azzeccata e infatti la performance di Elisabeth Moss è tra gli elementi più apprezzati nelle reazioni dei critici. L'uscita italiana è prevista per il 5 marzo 2020.